La parola al nuovo capo della Polizia postale sulle sfide da affrontare, dalle truffe al terrorismo: “I minori restano la nostra priorità”
di Rosita Rijtano
Nunzia Ciardi ROMA – È costantemente connessa, ai limiti della dipendenza. Con l’iWatch controlla i messaggi in arrivo, iPhone alla mano per le telefonate. Online legge le notizie, organizza le vacanze, e fa shopping. “Casa mia è un via vai di pacchi”, dice. Un’innamorata della tecnologia. Dall’11 gennaio scorso Nunzia Ciardi, due figli e un marito veterinario, è il capo della Polizia postale e delle comunicazioni. È la prima donna a dirigere la struttura che contrasta il crimine informatico. Ed è entusiasta: “Spero di trasmettere la cultura della sicurezza a ogni livello”. Domani si celebra il Safer internet day, la giornata mondiale dedicata alla navigazione sicura. E le sfide da affrontare sono infinite: dalle truffe al terrorismo. La grande priorità? I minori, vittime di cyberbullismo: 235 i casi trattati dalla Postale nel 2016. Numeri che, purtroppo, non rendono giustizia al fenomeno: “Tanto resta sommerso, i ragazzi hanno paura di farsi avanti”. Ma l’approccio di Ciardi non ha radici nei divieti. Punta sull’educazione. “In Rete si può fare tutto, basta comportarsi consapevolmente”.
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