l’Italia apre alla TTF!
Roma, 6 dicembre 2011 – La Campagna ZeroZeroCinque accoglie positivamente le parole pronunciate dal Premier Mario Monti che – in discontinuità con il precedente Governo – ha affermato che l?Italia sta riconsiderando ‘in sede europea una posizione in senso più favorevole alla proposta di tassazioni finanziarie come già Francia e Germania ritengono necessario fare’.
Attendiamo fiduciosi che si possano presto promuovere azioni concrete per l?introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF) così come richiesto dalla nostra Campagna che eredita il lavoro già svolto in passato da molte associazioni della società civile italiana che portò al deposito, il 18 Giugno 2002, di una proposta di legge di iniziativa popolare per la Tobin Tax.
La manovra proposta dal nuovo Governo Italiano impone importanti sacrifici per sanare anni di politiche succubi e conniventi con le strategie speculative dei mercati: per questo è ancora più cruciale fermare gli attacchi speculativi che grandi attori finanziari europei e internazionali operano ai danni dei nostri titoli di Stato, della sostenibilità del nostro debito e, in generale, dei mercati.
L’azione di questi soggetti impatta negativamente le risorse da destinare alle politiche sociali e del lavoro, alle tutele ambientali, climatiche e dei beni comuni,alla cooperazione: limitarne il potere è atto di equità e giustizia sempre più necessario, urgente, improcrastinabile.
Crediamo che l’Europa debba agire in fretta per introdurre questa tassa, fattibile anche se implementata nella sola Eurozona, come dimostrano numerosi studi.
Auspichiamo, inoltre, che l?Italia possa, da ora in avanti, partecipare con rinnovato impegno e prese di posizione più incisive al dibattito promosso dal Parlamento e dalla Commissione Europea sulla Tassa sulle Transazioni Finanziarie e su altre misure di regolamentazione finanziaria per frenare la speculazione e generare appunto risorse da destinare allo sviluppo sociale, alla lotta alla povertà, alla tutela dell’ambiente e dei beni comuni, riportando la finanza al servizio del sistema produttivo e della collettività.
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