Codacons: 2000 euro a chi fotografa piromani
All’Aquila non si è ancora domato l’incendio alla pineta di Roio. Un 82enne muore nel palermitano

rog - NUOVI 
 ROGHI IN SICILIA

PALERMO – Ancora roghi in Sicilia dopo le fiamme che hanno avvolto l’isola, ieri, con particolare allarme nel trapanese, nella riserva naturale dello Zingaro, e a Erice. La situazione oggi appare meno critica. Le fiamme allo Zingaro sono state spente. In mattinata però la Forestale è dovuta intervenire per tre nuovi roghi in provincia di Palermo e cinque a Messina (ampio il fronte del fuoco a Piraino e Naso, dove le fiamme minacciano anche le abitazioni). Un altro incendio è segnalato dalla Protezione civile sul lungomare di Gela. Intanto nella notte ancora tanti i cassonetti dati alle fiamme a Palermo, stracolmi di immondizia per la chiusura della discarica di Bellolampo. Imponente la richiesta di interventi aerei ieri: 19 nella sola provincia di Palermo.
Morti e feriti. Dopo la morte del forestale Francesco Pizzuto, di 42 anni, travolto dalle fiamme, si registra il decesso per malore di un uomo di 82 anni, a Castellana Sicula, nel palermitano, mentre tentava di spegnere un incendio divampato nella sua campagna. Sono stabili invece le condizioni dell’anziano rimasto gravemente ustionato nelle campagne di Modica, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Fiamme anche all’Aquila. Hanno continuato a lavorare tutta la notte i Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione Civile, per cercare di arginare l’incendio che dalla tarda mattinata di ieri sta imperversando sulla pineta di Roio. I canadair, a causa del buio e dell’impossibilità di avere una visuale nitida, si sono fermati ieri sera, ma hanno ripreso già questa mattina. È caccia aperta, intanto, al piromane che sarebbe stato avvistato ieri, secondo quanto riferito da alcune testimonianze.
Incendi colposi. Il Codacons ha annunciato di aver messo una taglia sui piromani, offrendo 2mila euro a chi riesce a fotografarli mentre appiccano gli incendi. «Sembra superfluo ricordare – spiega il segretario nazionale Francesco Tanasi – che i responsabili devono essere puniti con severità e bisogna far di tutto per porre un argine al fenomeno. Sono troppi, infatti, gli ettari di bosco andati in fumo a causa di incendi dolosi che ogni anno, con straordinaria puntualità, distruggono un patrimonio boschivo che si assottiglia sempre di più». Ecco perché, secondo il Codacons, «si rende necessaria una collaborazione affinché i colpevoli possano interrompere queste azioni di disastro ambientale e rendere più facile il lavoro degli uomini della forestale, impegnati come sempre in prima linea rischiando la vita come è accaduto a Menfi». Tanasi sottolinea che il Codacons si costituirà parte civile nei processi che si celebreranno contro i piromani, «volendo in tal modo sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, affinché ognuno faccia la propria parte nella lotta a questa subdola e pericolosa forma di criminalità».

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