contro la violenza su donne e bambine. In piazza anche “la preghiera di un uomo”
La parola d’ordine dell’iniziativa di quest’anno: solidarietà. In piazza anche gli uomini, da Profiti a Robol per dire No alla Violenza
TRENTO. Il flash mob contro la violenza sulle donne e sulle bambine. In piazza Duomo, sulle note della canzone “Break the Chain”, hanno danzato in tante, aggiungendosi a quella moltitudine di persone nel mondo che oggi ballano insieme, come ogni anno, per l’iniziativa One Billion Rising.
Il tutto nasce dall’idea della scrittrice statunitense, promotrice della rete V-Day e autrice de “I monologhi della vagina”, partendo dalla sconvolgente statistica delle Nazioni Unite che stimano che 1 donna su 3 sul pianeta sarà picchiata o stuprata nel corso della vita. Questo significa un miliardo di donne e bambine.
Quest’anno la parola d’ordine di One Billion Rising è solidarietà: solidarietà contro lo sfruttamento delle donne, solidarietà contro il razzismo e il sessismo ancora presenti in tutto il mondo, anche in Trentino.
Tante donne, ma anche tanti uomini. Un’iniziativa che parte dal basso, che coinvolge nell’organizzazione gruppi e associazioni, semplici cittadine. Oggi, in piazza, anche l’assessora provinciale alle Parti opportunità Sara Ferrari e quello comunale Andrea Robol, la presidente del Consiglio comunale di Trento Lucia Coppola.
Tra le donne espressione delle istituzioni, della società civile e del volontariato Eleonora Stenico, Consigliera di parità, Simonetta Fedrizzi, presidente della Commissione Pari opportunità, ma anche Paolo Zanella di Arcigay, Giada D’Andrea di Arcilesbica, Claudia Merighi dei Laici trentini.
Dopo la canzone e la danza sulle note di “Break the Chain”, un gruppo di uomini ha letto una la “Preghiera di un uomo”, testo della drammaturga e femminista americana Eve Esner. Tra loro anche il magistrato Pasquale Profiti, il presidente del Forum per la Pace Massimiliano Pilati e lo stesso assessore comunale Andrea Robol. (14 febbraio 2017 – 18:59)
Che io possa essere un uomo
La cui fiducia viene dalla capacità di donare
Che capisce che la fragilità è la sua forza più grande
Che crea lo spazio invece di dominarlo
Che apprezza l’ascoltare più del sapere
Che cerca la bontà oltre il controllo
Che grida quando il dolore è troppo forte
Che rifiuta gli schiaffi
Le armi
Gli strangolamenti
Gli insulti
I pugni
Che io possa non aver paura di perdermi
Che io possa apprezzare una carezza più che la prestazione e l’esperienza più del raggiungere lo scopo
Che io possa muovermi con lentezza piuttosto che bruscamente
Che io possa essere abbastanza coraggioso da condividere le mie paure e i miei pudori e spingere gli altri uomini a fare lo stesso
Che io possa smettere di fingere e risvegliare tutte le parti di me da molto tempo sopite
Che io possa nutrire rispetto e amare mia madre e possa la risonanza di quell’amore tradursi nell’amore verso tutte le donne e tutte le creature viventi
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