di Franca Giansoldati
ROMA L’Onu celebra la giornata mondiale delle bambine e delle ragazze ma c’è ben poco da celebrare visto il rapporto di Terre des Hommes presentato oggi al Senato, in cui affiora un orizzonte ancora troppo carico di dolore, violenze e di condizioni di inferiorità, non solo nel resto del mondo, ma anche in Europa. In Italia, per esempio, si calcola un drammatico aumento della pornografia minorile negli ultimi cinque anni pari a +543%. Nell’81% dei casi le vittime sono bambine e ragazze. Non solo. C’è stato un incremento del 148% anche per gli atti sessuali con minori di 14 anni, o minori di 16 anni nel caso di parenti stretti e affidatari: in numeri assoluti sono state 411 le vittime nel 2015, il 78% femmine. Tra i primi nemici di bambine e ragazze emergono i coetanei: lo documentano senza ombra di dubbio i dati del Ministero della Giustizia che segnalano in carico dei Servizi sociali ben 817 minori di sesso maschile condannati per violenze sessuali; 267 invece sono responsabili di sfruttamento della pornografia e prostituzione minorile.
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