pari opportunità per cittadini e imprese nell’era 2.0
28/01/2014 – La comunicazione e l’accesso aperto alle informazioni tra amministrazione, cittadini e imprese nell’era 2.0. Questo il tema al centro dell’incontro “Open Government: pari opportunità per cittadini e imprese in un mondo sempre più connesso” in programma venerdì 31 gennaio alle ore 17 nella sede degli Ingegneri di Verona e Provincia (via Leoncino 5 a Verona).
L’incontro è promosso dallaCommissione Ingegneria dell’Informazione dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincianell’ambito della terza edizione della rassegna culturale Open. Ingegneri aperti alla città, patrocinata dal Comune di Verona, dal Collegio Ingegneri di Verona e dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Esperti del settore e dell’applicazione dell’Agenda Digitale tracceranno il quadro nazionale e regionale in materia di integrazione e interoperabilità tra i servizi e le informazioni delle PA per un metodo di governo diffuso, trasparente e partecipato (Open Government); di acquisizione, gestione e riutilizzo dei dati acquisiti dalle PA per nuovi servizi a vantaggio della collettività e delle imprese (Open data); di politiche intelligenti per il territorio a partire dalla valorizzazione del capitale umano e relazionale e con un’attenzione privilegiata alla sostenibilità ambientale (Smart Cities e Smart Territories).
Al convegno interverranno Flavia Marzano, presidente dell’Associazione Stati Generali dell’Innovazione e docente di Amministrazione Digitale al Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale all’Università La Sapienza di Roma, Gianluigi Cogo, Project Manager dell’Agenda Digitale del Veneto, docente e autore di libri sul digitale e Michele Vianello, Smart Communities Strategist e esperto di social networking. Già direttore del Parco Scientifico Vega di Marghera a Venezia, deputato della Repubblica e vicesindaco del Comune di Venezia, Vianello è stato insignito nell’aprile 2010 del premio nazionale “La città dei cittadini – Cineca Award 2010”, per essersi distinto in Italia nello sviluppo di progetti che favoriscono la comunicazione tra Istituzioni e cittadini, in particolare nell’erogazione di servizi tramite le nuove tecnologie web.
Obiettivo dell’incontro quello di illustrare come il modello del Governo aperto, mettendo al centro degli enti e delle Istituzioni non le procedure e gli schemi burocratici ma la relazione e il dialogo con i cittadini, rappresenti effettivamente un’opportunità vincente per tutti: per l’amministrazione, per il cittadino e per le imprese grazie alla diffusione delle tecnologie digitali. Traguardo quest’ultimo per cui, con l’approvazione nell’ottobre 2012 delle “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” in materia di Agenda Digitale Italiana, sono stati stanziati finanziamenti pubblici per 150 milioni di euro a livello nazionale.
Un’attenzione particolare sarà data anche ai risultati e alle nuove strategie proposte in materia dalla Regione Veneto che, come indicato nel documento programmatico 2013-2015 dell’Agenda Digitale del Veneto, si colloca tra le prime regioni in Italia per l’utilizzo delle nuove tecnologie tra cittadini, imprese e istituzioni locali dopo il Piemonte e l’Emilia Romagna. La Regione Veneto ha inoltre recentemente investito sul tema della trasparenza e della diffusione dei dati pubblici con un’apposita azione a sostegno degli open data e la pubblicazione del portale regionale dedicato (dati.veneto.it), dando seguito alle direttive europee per un’applicazione del paradigma degli open data a beneficio dell’economia.
“Il convegno intende fare il punto sull’accessibilità e fruizione degli Open data, quei dati pubblici acquisiti dalle PA per le loro attività istituzionali al servizio dei cittadini – spiega l’ingegner Stefano Flaim, coordinatore della Commissione Ingegneria dell’Informazione dell’Ordine – che dovrebbero essere resi fruibili in modo aperto e gratuito, sempre nel rispetto della riservatezza degli individui che resta la condizione per assicurare – da parte dei cittadini – l’approvazione delle operazioni di liberazione dei dati pubblici e il presupposto per conservare la fiducia degli stessi nei confronti delle istituzioni. Al centro anche il tema dell’accesso alle informazioni sui processi di governo delle Pubbliche Amministrazioni stesse che aumenterebbe la capacità di collaborazione, trasparenza e controllo da parte dei cittadini, delle imprese e di altre PA tramite un interscambio proficuo. Solo l’applicazione di un governo delle informazioni a tutto tondo, soprattutto tramite i canali digitali ed internet, potrà dare vita a una compartecipazione attiva dei cittadini alle scelte di governo e diventare volano per nuove occasioni di business per le imprese”.
“Anche l’Italia in questi ultimi anni sta prendendo coscienza della grande opportunità di business che gli Open Data rappresentano sia per le aziende (business to consumer e business to business) sia per i professionisti – sottolinea Carlo Reggiani, membro della Commissione dell’Ordine e moderatore dell’incontro – , ma in generale per tutti coloro che sapranno dare valore a questi dati ed alla loro correlabilità. Gli Open Data potranno dare vita a nuove iniziative nel settore del turismo, dei servizi alla persona, dell’ingegneria civile e dell’architettura, della mobilità e del lavoro favorendo un potenziale giro di affari in Europa che alcuni studi hanno stimato in diversi miliardi di euro per il 2015. Informazioni che rischiano di restare nascoste e perdere quella straordinaria opportunità sociale ed economica che racchiudono se non disponibili e interconnessi”.
“Nella direzione della compartecipazione attiva e condivisa di relazioni ed idee per favorire significative opportunità occupazionali – conclude la presidente dell’Ordine Ingegneri di Verona Ilaria Segala – nel gennaio 2012 è stato inaugurato all’interno della nostra sede il primo esperimento di CoworkING a Verona. Uno spazio reale e comune di lavoro anche come misura anticrisi alle difficoltà dei professionisti. In particolare, nella nuova sede dell’Ordine degli Ingegneri, disponibile da giugno 2014, ci saranno ampi spazi e postazioni dedicati con scrivanie e accesso alla rete Guglielmo del Comune dove professionisti o dipendentipotranno condividere il proprio lavoro all’insegna della creazione di contatti, possibilità di scambi professionali e nuove collaborazioni”.
La Regione Veneto verso Hack4Med
Il convegno sarà occasione inoltre per presentare alle associazioni, enti, istituzioni e imprese ICT interessati il prossimo Hack4Med, il workshop organizzato il prossimo 17 maggio a Venezia dalla Regione Veneto nell’ambito del Progetto europeo Homer, un’iniziativa per l’armonizzazione degli open data tra i Paesi del Mediterraneo tramite un migliore accesso e riuso dell’informazione nel settore pubblico. Al progetto prendono parte 8 Stati dell’area del Mediterraneo e la Regione Veneto è partner di progetto accanto a Piemonte, Sardegna e Emilia Romagna. In quella giornata esperti di diversi settori dell’informatica (studenti IT, sviluppatori di software, programmatori e grafici web, imprese IT) si confronteranno e lavoreranno per mettere a punto nuove applicazioni e soluzioni di utilizzo dei dati che la Regione Veneto ha reso disponibili in un’ottica di crescita economica per il territorio. In questa direzione la Regione Veneto ha avviato un’intensa attività relazionale a livello nazionale ed europeo per incentivare l’apporto di idee nei prossimi mesi di febbraio e marzo 2014 (calls for ideas on line) sulle cinque macroaree tematiche d’interesse: energia, ambiente, turismo, cultura e agricoltura.
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