O in alternativa la predisposizione di un regolamento di attuazione della legge.
E´ la richiesta avanzata dalle consigliere regionali riunite a Cagliari
CAGLIARI – Modificare la legge istitutiva della commissione regionale per le pari opportunità o, se il tempo che rimane fino alla fine della legislatura non lo permette, la predisposizione di un regolamento di attuazione della legge. Inoltre, l’approvazione, nella legge elettorale il cui esame da parte del Consiglio regionale è ormai imminente, della doppia preferenza di genere che consentirebbe a un maggior numero di donne di entrare a far parte delle istituzioni. Sono le richieste emerse lunedì pomeriggio, nell’aula consiliare di via Roma, durante la consultazione delle organizzazioni femminili. L’incontro è previsto dalla Legge n. 39, istitutiva della Commissione per le pari opportunità che prevede che prima dell’elezione delle venti componenti dell’organismo ci sia una ampia consultazione delle organizzazioni femminili.
Le nuove commissarie saranno elette nella prossima tornata dei lavori del Consiglio regionale. Ha presieduto la seduta la consigliera regionale del Pd Francesca Barracciu. Hanno partecipato all’incontro le consigliere Gabriella Greco (Pdl), Rosanna Floris (Pdl) e Michelina Lunesu (Pdl). Francesca Barracciu ha ricordato il ruolo fondamentale della commissione per le Pari opportunità che da sempre ha tra gli obiettivi principali quello di far diminuire le diseguaglianze tra i generi per raggiungere la democrazia “paritaria”. L’esponente Pd ha sottolineato la carenza delle donne nei ruoli cardine delle istituzioni nonostante la preparazione femminile a livello di competenze, istruzione e titoli di studio sia ormai ben superiore a quella maschile.
Per la Barracciu la battaglia da combattere immediatamente è l’inserimento della doppia preferenza di genere nell’ambito della nuova legge elettorale regionale. Chiediamo la solidarietà di tutte le donne sarde – ha aggiunto – soprattutto in un momento delicato come questo. Tra poco arriverà in aula la legge elettorale e noi tutte dobbiamo vigilare perché gli emendamenti presentati per introdurre la doppia preferenza di genere non siano bocciati dall’aula. La consigliera ha auspicato che il giorno della discussione degli emendamenti le donne della Sardegna siano presenti in gran numero in Consiglio regionale per far sentire ancora di più all’Assemblea la necessità di una pari rappresentanza di genere nelle Istituzioni.
Durante l’intervento l’esponente del Pd ha ricordato l’incremento dei casi di violenza contro le donne. Per porre fine a questo “femminicidio” – ha affermato – sono necessarie risposte concrete soprattutto da parte della politica in materia non solo di assistenza, cura e prevenzione ma anche sul versante della pena. Dopo l’apertura dei lavori sono intervenute le esponenti (uscenti) della commissione regionale per le pari opportunità che hanno criticato fortemente l’inadeguatezza di fondi, personale e mezzi in cui è costretto ad operare l’organismo della Regione. La presidente Stefania Chisu ha tracciato un quadro dell’attività dell’ultimo triennio. Rina Latu, della commissione PO di Nuoro, ha suggerito di dare più spazio alle commissioni periferiche mentre Daniela Porru, commissaria regionale uscente, ha parlato di vera e propria mortificazione. In tre anni- ha detto – non abbiamo mai incontrato il presidente della Regione e la commissione non è mai stata consultata da nessuno. Inoltre, abbiamo portato avanti un grande lavoro di progettazione senza sapere, perché nessuno ci ha avvertito, che i fondi a disposizione erano stati ampiamente decurtati.
Elena Burrai (Presidente della Fidapa Sardegna) ha ricordato le migliaia di firme raccolte a favore della doppia preferenza di genere mentre Maria Grazia Caligaris (Presidente dell’associazione Socialismo, diritti, riforme) ha auspicato il rafforzamento della commissione e l’approvazione al più presto di una nuova legge elettorale regionale. Oriana Putzolu (Cisl) ha sottolineato l’assenza nella commissione PO del sindacato mentre Marinora Di Biase (Cgil) ha auspicato la modifica della legge n. 39, o quantomeno, la predisposizione del Regolamento di attuazione. Sulla modifica della legge che istituisce la commissione per le Pari opportunità è d’accordo anche Ivana Dettori (Presidente di Amistantzia). E’ impensabile – ha detto – che ancora non si sia risolto il problema dei permessi retribuiti per la partecipazione delle commissarie ai lavori della commissione o dei gettoni di presenza.
L’impegno deve essere quello di consentire alla commissione di poter lavorare con dignità per poter raggiungere gli obiettivi per cui è eletta. Al termine dei lavori è intervenuta la consigliera del Pdl Gabriella Greco che ha auspicato il superamento delle molteplici criticità emerse durante il dibattito. L’esponente del Pdl ha ricordato le numerose PL in materia di donne e di minori esitate dalla commissione Diritti civili e gli emendamenti presentati e approvati dalla Seconda commissione che prevedono la doppia preferenza di genere anche nella legge che istituisce l’Assemblea Costituente. Al termine dei lavori l’on. Barracciu ha ringraziato la commissione uscente e ha auspicato un nuovo incontro sia per verificare la predisposizione del Regolamento di attuazione alla legge 39 sia per un confronto sempre più pressante sulla legge elettorale.
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