Un quadro in chiaroscuro quello che viene disegnato dal primo Rapporto sullo stato di attuazione delle politiche di parita’ in Valle d’Aosta, realizzato dalla Consulta regionale per le pari opportunita’, in base a quanto previsto dalla nuova legge istitutiva del 2009.
Se, nel campo del lavoro, sono sempre piu’ nella regione le donne attive (62,7 per cento contro il 51,1 dell’Italia) – con un tasso di occupazione del 59,2 per cento – i dati raccolti evidenziano tuttavia una situazione allarmante di violenza nei confronti delle donne, con percentuali maggiori rispetto alla media nazionale. Due facce della condizione femminile che viene descritta nel documento, redatto da Roberto Di Monaco, Silvia Pilutti e Antonella Barilla’, che ”riunisce – ha spiegato oggi durante la conferenza di presentazione la presidente della Consulta, Luciana Blanc Perotto – in modo organico ricerche e dati sparsi nei particolari centri che li avevano prodotti”.
I settori indagati sono l’occupazione, l’imprenditorialita’, i servizi per l’infanzia, la conciliazione lavoro-famiglia, l’invecchiamento della popolazione, l’immigrazione straniera, il terzo settore e la rappresentanza politica. ”Questa fotografia – ha commentato il presidente del Consiglio Valle, Albert Cerise – offre ampi spazi di riflessione e dimostra come la nuova Consulta regionale per le pari opportunita’ stia lavorando concretamente su queste tematiche. Conoscere il contesto e’ il primo passo per fornire soluzioni e promuovere azioni volte a superare le disuguaglianze, non solo di genere, oltre che a valorizzare le risorse esistenti”. (ANSA, AOSTA, 18 APR 11).
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