vz1869 - PEPERONCINO 
 E OLTRE: COSI' PRATO AIUTA LE DONNE A DIFENDERSI

Prato – Dopo l’aggressione a Milano, dove un nigeriano irregolare ha tentato di stuprare una giovane donna, che si è salvata usando uno spray al peperoncino, non sono mancate in diversi Comuni italiani una serie di iniziative per aiutare le donne a difendersi. Si va dall’omaggio dello spray al peperoncino della Sindaca leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, ai corsi di autodifesa personali (aperto anche ai giovani e i commercianti) con omaggio finale dello spray urticante, organizzati dal Comune di Altopascio su proposta del suo primo cittadino Sara D’Ambrosio eletta nel Partito democratico.
“L’idea della difesa personale piace molto alle donne ed è ben vista dai cittadini. A Prato, presso il Laboratorio del Tempo in via Roma, si organizzano già da diversi anni corsi di autodifesa personale e sono i più frequentati dalle donne – spiega l’assessore all’Istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Prato, Mariagrazia Ciambellotti.
Questi corsi possono essere uno strumento valido per l’autodifesa personale. Con essi, e con tante altre iniziative, il nostro assessorato – prosegue – da sempre impegnato a portare avanti politiche al femminile perché vogliamo aiutare la donna ad uscire dalle criticità che essa quotidianamente affronta, ad acquisire consapevolezza ed autostima, a reinserirsi nel contesto sociale, relazionale, lavorativo.”
“Ogni forma di aggressione alla donna deve essere fermamente condannata. Non possiamo però parlare della donna, sempre e solo, come una persona fragile che subisce violenza – continua la Ciambellotti – perché sarebbe riduttivo. Ecco perché le attività di sensibilizzazione su ciò che la riguardano, durante il mio assessorato, non si sono fermate al 25 novembre ma si sono svolte tutto l’anno”.
“E L’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Prato ha lavorato per valorizzare la presenza della donna nel lavoro, nel volontariato, nell’associazionismo, nelle espressioni artistiche, sottolineandone la creatività, lo spirito di iniziativa, la capacità imprenditoriale, la sensibilità relazionale sempre tenendo ben presente l’impegno al superamento delle differenze di genere.”
“Non dobbiamo dimenticare poi -ha aggiunto- che la violenza nei confronti della donna si presenta sotto molteplici forme, dallo stupro all’aggressività fra le pareti domestiche o in rapporti affettivi compromessi da errate concezioni di amore, che sono purtroppo le più diffuse anche nel nostro contesto territoriale. Da qui la necessità di un intervento di promozione che consenta alla donna, vittima di violenza, di acquisire autostima, di guadagnare forza emotiva e psicologica per uscire dal dramma e reintegrarsi socialmente.”
I numeri a Prato secondo i dati forniti dalla Questura dicono che nel 2017 ci sono state 62 denunce di cui 21 a piede libero, 17 allontanamenti dalla casa familiare e 2 arresti. Gli ammonimenti, misura preventiva che in genere anticipano la denuncia, sono stati 2. Per il reato di violenza sessuale le denunce sono state 10.
“Da questi dati emerge ci dice la Ciambellotti – un aumento consistente del numero delle denunce che è anche da attribuire all’emersione del fenomeno. E ciò grazie, e me lo faccia sottolineare con orgoglio, anche all’amministrazione comunale e al suo grande lavoro di sensibilizzazione e informazione che viene fatta in primo luogo per le nuove generazioni, in collaborazione con associazioni e centri antiviolenza, nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado.
E sullo spray al peperoncino che Patrizia Ovattoni della Lega ha detto di voler regalare alle pratesi ci dice – insegniamo a tutte le donne come devono tutelarsi da ogni forma di sopraffazione senza strumentalizzazioni alcuna perché la loro incolumità non deve avere alcuna veste politica ma stare a cuore a tutte le amministrazioni comunali indipendentemente dai colori dei partiti.”

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