di Valeria Volpe
A Palazzo Marini, nella Sala delle Colonne, nel Centro storico di Roma, il 10 maggio, alle ore 12, il Comitato per il Sì, ha aperto la campagna per il Referendum sulla Procreazione del 12 e 13 giugno. La Conferenza stampa era presieduta da Lanfranco Turci, senatore diessino, Tesoriere del Comitato.
Tra gli ospiti, numerosi rappresentanti della politica, della scienza, della cultura. Uomini e donne appartenenti ad ambienti diversi tra loro, a partiti politici contrapposti, ma tutti unanimi nel sostenere e portare avanti con coraggio ed impegno questa grande campagna nazionale del Comitato per votare Sì ai quattro quesiti referendari.
Erano presenti, tra gli altri, il ministro per le Pari opportunità Stefania Prestigiacomo che ha confermato il suo impegno pieno, Barbara Pollastrini, parlamentare dei DS, Daniele Capezzone dei Radicali, le senatrici Cinzia Dato della Margherita, e Anna Serafini Ds; l’attrice Lella Costa, oltre ad esponenti dell’Italia dei Valori, di Rifondazione e della CGIL.
Il tema, delicato e complesso, che si riflette nelle coscienze e riguarda il futuro di tutti è stato affrontato con toni pacati dove è emersa soprattutto la volontà di informare risvegliando il senso di responsabilità, allo scopo di intervenire sulla legge 40/2004, così tenacemente voluta dal Governo di centro-destra. “Solo in questo modo si potrà giungere – è emerso dal dibattito – non solo al rispetto dei diritti dell’individuo di scegliere autonomamente e consapevolmente la nascita di un figlio, ma anche al progresso della ricerca scientifica con la possibilità di utilizzare le cellule staminali pre-embrionali, che hanno la caratteristica di moltiplicarsi e differenziarsi, per ricostruire qualsiasi parte del corpo umano. Da questo potrà derivare la speranza di cure nuove per malattie gravissime quali la sclerosi, l’Alzheimer, il diabete, il Parkinson etc.”
Il Presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica, dott.Tricarico ha affermato con tristezza che “In quella legge c’è scritto che le persone affette da malattie genetiche non hanno il diritto di guarire”.
“Sui diritti civili non ci si astiene –ha afermato il senatore DS Gavino Angius. Aggiungendo che bisogna esserci su questioni importanti., che i diritti civili vanno difesi, e invece “sono negati da una legge così disumana”.
Anche per Cinzia Dato “L’astensione è l’atteggiamento di chi sa di essere minoranza nel paese. Questa è una battaglia di libertà che va condotta senza risparmiare le energie perché non è lo Stato a dover entrare così pesantemente nella vita delle persone”.
Un pubblico silenzioso, attento e commosso ha accolto la lettura della relazione di Mara, madre felice grazie alla fecondazione eterologa, per gli ovociti donati da un’altra donna. La legge 40 impedisce di avere figli alle coppie sterili che non possono procreare se non ricorrendo a un donatore. Inoltre non consente di avere un figlio sano a chi è portatore di malattie genetiche.
Rossana Boldi della Lega, intervenendo a sua volta, ha aggiunto: “Non è questione di dividere il mondo tra buoni e cattivi, tanti cattolici di fronte alla scelta di avere un figlio malato o non averlo, potranno scegliere di non averlo. Non a tutti è richiesta una fede così grande. Infatti –ha concluso- a un anno dall’entrata in vigore della legge si è verificato un esodo crescente verso i paesi esteri che consentono una adeguata terapia. Questo provoca un forte esborso di tempo e danaro, e mette a repentaglio la stabilità di molte coppie.
“Se vincono i Sì, nessuno rimane sconfitto – ha affermato Barbara Pollastrini – ma vince la modernità del benessere”. “Sarà una grande vittoria senza sconfitti”, riporta, infatti, lo slogan sul grande manifesto posto sopra il tavolo della presidenza
Lella Costa nel suo intervento suggestivo ha invitato a votare “Sì,come nel giorno delle nozze, perché è un ‘Sì’ per il futuro”.
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