(ANSA) – ROMA, 16 SET – Addio con je accuse: ”il ministro Prestigiacomo ha intralciato il lavoro della Commissione nazionale pari opportunita’, a volte vi ha interferito gravemente. L’azione del suo ministero e’ stato il punto critico della stessa Commissione”. Alla cerimonia di congedo dell’ organismo – riformato di recente dal ministro Stefania Prestigiacomo, sulla scia di numerose polemiche – Marina Piazza, presidente della Commissione, operativa fino a domani, ribadisce le accuse al ministro delle Pari Opportunita’. Occasione per un bilancio delle attivita’ della Commissione e per riflettere sulle azioni necessarie per le pari opportunita’ fra uomo e donna, la cerimonia si e’ conclusa con il rilancio delle critiche all’iniziativa ministeriale. ”Questa fine – ha precisato Piazza – e’ gravissima perche’ non e’ una trasformazione della commissione, cosi’ com’e’ finisce. Ovviamente il ministro ha il diritto di decidere cio’ che vuole. Ci tengo pero’ a sottolineare che non finisce questa Commissione ma l’esperienza durata una storia ventennio”.Ripercorrendo i lavori della Commissione, Piazza ha detto che ”i punti critici sono stati determinati tutti dall’esterno e in particolare dall’azione del ministero”. Fra l’altro, ”il lavoro e’ stato continuamente rallentato e disturbato da questioni amministrative sulla disponibilita’ del nostro budget e a un’opera incessante di trattativa con il dipartimento, defatigante e psicologicamente molto pesante. Su alcuni pezzi di lavoro ha anche interferito gravemente, impedendoci di portarli a conclusione; cito ad esempio la campagna stampa e tv per la condizione del lavoro di vita”.
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