da intrage.it

C’è poca attenzione da parte delle donne per la prevenzione del tumore al seno. Più di una donna su tre non si è mai sottoposta a test per la diagnosi precoce, l’80% delle donne sane non ha mai effettuato l’autopalpazione. Sono i dati che risultano dal primo rapporto sociale sul tumore al seno realizzato dall’Istituto Tumori di Bari in collaborazione con Attivecomeprima e Komen Italia Onlus su un campione rappresentativo di oltre 800 persone (220 donne colpite da cancro alla mammella, 500 donne sane e 100 oncologi). Nonostante il 41,6% delle donne sane si ritenga ben informata sulla malattia, il 33,7% non ritiene necessari gli esami e a sorpresa, a “peccare” nei controlli sono soprattutto le donne più istruite. Infatti sono proprio quest’ultime a preoccuparsi meno di effettuare gli esami diagnostici, solo il 27,3% contro il 67% di donne con istruzione medio-bassa. La diagnosi precoce rimane invece un elemento fondamentale nella lotta al tumore al seno, che ad oggi, nonostante il 66% delle guarigioni, ha nel nostro paese uno dei più alti livelli di incidenza, con circa 36 mila nuovi casi l’anno e il 18% dei decessi. Il Sud resta in affanno per la prevenzione, presentando il dato più basso per lo screening mammografico (30,8% delle donne sane, 64,1% delle pazienti). Tra le fonti di informazione più importanti, in primo luogo il medico con il 43,7% e la televisione, 21%, che nel meridione sale al 30,7%, segno della mancanza di campagne istituzionali capillari nel meridione. Anche per questo i risultati del rapporto, così come consigli utili sulla malattia, sono stati raccolti nell’opuscolo “Il percorso terapeutico del tumore al seno – suggerimenti per le donne in terapia”, che verrà distribuito con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica in tutti i centri oncologici.

Categorizzato in: