(AGI) – Roma, 27 lug. – “La cosa importante e’ partecipare? Andatelo a dire alla nostra collega Elsa Caputo, poliziotta italiana campionessa delle Fiamme Oro di carabina, esclusa da Pechino essenzialmente perche’ donna o per altri incomprensibili e poco chiari motivi”. E’ quanto afferma, in una nota, la Segreteria Generale del sindacato autonomo di Polizia, Sap, che definisce “scandaloso” il fatto e chiede l’intervento del ministro delle Pari Opportunita’ Mara Carfagna.
Elsa Caputo – ricorda il sindacato – classe 1984, nativa di Foggia ma trapiantata a Roma, “ha permesso all’intera nazionale di partecipare alle Olimpiadi grazie ai successi di Monaco nel 2006, ha ottenuto lo scorso anno risultati importantissimi, in coppa del mondo a Milano lo scorso maggio ha conseguito un piazzamento di prestigio e la sua partecipazione a Pechino era quindi scontata, tanto che sul sito internet ufficiale ‘azzurro’ la sua scheda e’ ancora presente”.
I rappresentanti del Sap, dunque, si dicono convinti che “sia stata operata una discriminazione da parte di chi ha lavorato in questi mesi per preparare gli atleti per Pechino. Del resto, la presenza di 5 uomini e appena 2 donne nella squadra di tiro parla chiaro. Da tenere conto che le donne nei gruppi sportivi delle Fiamme Oro della Polizia hanno una tradizione consolidata. Viene anche da pensare che ci sia stata una penalizzazione della stessa Polizia di Stato. E comunque la mancata convocazione di Elsa Caputo, discriminata come donna, e’ incomprensibile ed e’ da ascrivere ad una delle pagine piu’ brutte dello sport nazionale e delle Olimpiadi. Alla faccia – conclude il sindacato – di De Coubertin…”.
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