(DIRE) Modena, 07 giu – Donna, straniera, con un’eta’ compresa tra i 26 e i 35 anni, nella maggior parte dei casi coniugata e con un titolo di studio. E’ l’identikit della persona che piu’ frequentemente si e’ rivolta ai Centri di ascolto delle Caritas di Modena, Carpi e Mirandola nel 2005. Secondo il “Rapporto poverta’” realizzato in collaborazione con il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, presentato questa mattina in conferenza stampa, calano rispetto l’anno precedente gli utenti passati nei tre centri d’ascolto: 2.869 rispetto ai 3.383 del 2004, meno 15,2%. Il calo delle utenze puo’ essere motivato in vari modi, ma soprattutto in modo differente fra centro e centro. “Questa situazione non significa che calano le persone bisognose nella provincia- ci tiene a precisare Giuseppina Caselli, direttore della Caritas diocesana di Modena-Nonantola- questa situazione e’ dovuta in parte al calo dei nuovi arrivi, di quelle persone che negli anni hanno trovato sostegno in altri centri di ascolto, presso altre parrocchie o altri centri di accoglienza, ma che non
riusciamo a quantificare nel nostro Rapporto Poverta’”. Considerando il periodo 1999-2005, il numero delle donne utenti e’ decisamente aumentato in modo piu’ significativo a Mirandola e a Modena, Comuni che hanno sempre avuto una prevalenza netta di utenti maschi. Nel 2005, sebbene i maschi siano numericamente superiori alle femmine in tutti e tre i centri, si registrano tuttavia delle differenze: Mirandola e Modena hanno una percentuale di femmine che si attesta al 45%, mentre Carpi del 49%.

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