Roma, 3 mar. – (Adnkronos) – ”Sono dati vecchi, si basano su documenti del precedente governo”. Il ministro per le Pari opportunità, Stefania Prestigiacomo, a New York per la conferenza dell’Onu, commenta così in un’intervista a ‘La Repubblica’, il rapporto delle Nazioni unite secondo il quale le donne italiane sono trattate come oggetti sessuali, non inserite nella vita politica e frenate nel mondo del lavoro. Il ministro non e’ d’accordo con il fatto che nel nostro Paese ci sia ‘segregazione professionale’. ”La presenza femminile è aumentata nella medicina, nella magistratura o nell’educazione. L’ultimo santuario del potere maschile è la politica”, spiega. Sul fatto che le donne guadagnano meno degli uomini, per Prestigiacomo pesa la minore disponibilita’ ”a fare straordinari e quindi il loro salario risulta più basso. Il fatto che la donna mediterranea sommi il lavoro d’ufficio a quello di casa e dei figli deriva dalla nostra cultura. Molte rivendicano questo ruolo e non sono pronte a delegare”. Sul fatto che è stato bloccato l’emendamento per introdurre le ‘quote rosa’ alle elezioni amministrative il ministro ammette di provare rabbia ”che su questo aspetto siamo al livello del Marocco. La situazione è stata sbloccata almeno per quanto riguarda i comuni. La battuta d’arresto è grave”.
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