(DIRE)- ROMA- CON QUELLE MAGLIETTE LE DEPUTATE INTENDEVANO PROTESTARE CONTRO LA LEGGE SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA, “UNA LEGGE BLINDATA, PER ORDINE DEI PARTITI- LAMENTA ELETTRA DEIANA– NON SI PUO’ DISCUTERE, FARE UN EMENDAMENTO, INSOMMA LE ISTITUZIONI (E SONO SOLO UOMINI) DECIDONO SUL CORPO DELLA DONNA. C’E’ UN CONFLITTO DI INTERESSI”. ANCORA, SI TRATTA, SECONDE DEIANA, DI UN’ ULTERIORE DIMOSTRAZIONE CHE “IL PARLAMENTO E’ SVUOTATO COMPLETAMENTE NON SOLO SUGLI INTERESSI MA ANCHE SUL COPRO SOCIALE”. CHIARA MORONI HA RICHIAMATO LE CRITICHE DELLA COMUNITA’ SCIENTIFICA CHE, QUANDO LA LEGGE E’ USCITA DALLA CAMERA, SI ERA ESPRESSA DEFINENDOLA ‘INADUEGUATA, INAPPLICABILE E PERICOLOSA
PER AL SALUTE DELLA DONNA'”. (TEC/ DIRE

PROCREAZIONE: SENATO, I CONTENUTI DEL TESTO IN DISCUSSIONE

(ANSA) – ROMA, 24 SET – Questi i contenuti del testo sulla procreazione assistita che e’ arrivato oggi in Aula al Senato. Si tratta dello stesso testo approvato dalla Camera dei deputati il 18 giugno dello scorso anno. – Accesso alle tecniche di procreazione assistita: sarà consentito solo se non si potranno eliminare le cause che impediscono la procreazione; sterilita’ e infertilita’ dovranno essere documentate e certificate dal medico. – No all’eterologa: il testo vieta il ricorso alla fecondazione eterologa, cioe’ con seme di persona estranea alla coppia. – Chi potra’ ricorrere alle tecniche di procreazione: saranno le coppie formate da persone maggiorenni di sesso diverso, sposate o conviventi, in eta’ potenzialmente fertile ed entrambe viventi. No, insomma, ai single, ai gay, alle ”mamme-nonne” e alla fecondazione post mortem. – Tutela del nato e del nascituro: il progetto di legge assicura il diritto a nascere del concepito. I bambini che nasceranno dall’applicazione di queste tecniche saranno figli legittimi della coppia o acquisiranno lo status di figli riconosciuti della madre o della coppia stessa. – Consenso informato: la coppia dovra’ essere accuratamente e costantemente informata sulle tecniche e sulle varie fasi della loro applicazione, in modo da consentire una scelta consapevole. – Embrioni e sperimentazione: sono vietate sia la sperimentazione sugli embrioni sia la clonazione umana. Ricerca clinica e sperimentazione sull’embrione sono ammesse solo se finalizzate alla tutela della sua salute e del suo sviluppo. E’ vietata anche qualsiasi tecnica che possa predeterminare o alterare il patrimonio genetico dell’embrione. – Produzione embrioni: e’ possibile produrre non piu’ di tre embrioni per volta, ovvero il numero necessario ad un unico e contemporaneo impianto. – Adottabilita’ degli embrioni: e’ prevista l’adottabilita’ degli embrioni congelati di cui non si conoscano i genitori biologici o dei quali non sia stato chiesto l’impianto da almeno
tre anni. – Crioconservazione: e’ consentita solo quando il trasferimento nell’utero degli embrioni non risulti possibile per gravi e documentati problemi di salute della donna che non erano prevedibili. Gli embrioni possono rimanere congelati fino alla data del trasferimento, da realizzare non appena possibile. – Strutture autorizzate: gli interventi di procreazione potranno essere eseguiti solo in strutture pubbliche o private autorizzate dalle Regioni e iscritte in un apposito registro che verra’ istituito presso l’Istituto Superiore di Sanita’; i centri dovranno rispondere a requisiti che saranno determinati con un apposito Dpr. – Sanzioni: e’ prevista una serie di sanzioni amministrative, civili e penali rapportate alla gravita’ delle violazioni delle disposizioni della legge: chi utilizza gameti estranei alla coppia rischia una multa che va da 300.000 a 600.000 euro; tra i 200.000 e i 400.000 euro saranno pagati a chi applica la Pma a un single, un minorenne, a copie dello stesso sesso; se non viene raccolto il consenso nei modi previsti dalla legge le multe vanno da 5.000 a 50.000 euro; se la struttura non e’ autorizzata la sanzione puo’ arrivare a 300.000 euro; per il commercio di embrioni o gameti e’ prevista la reclusione da 3 mesi a 2 anni e multe da 600.000 a un milione di euro; per tentativi di clonazione si rischia la reclusione da 10 a 20 anni e la multa da 600.000 a un milione di euro.

PROCREAZIONE: MAZZUCA (UDEUR), NECESSARI CONTROLLI PUBBLICI

(ANSA) – ROMA, 24 SET – ”La legge sulla fecondazione assistita rappresenta un punto di vista sicuramente legittimo ma altrettanto certamente parziale in relazione a questo complesso problema”. Lo afferma Carla Mazzuca (Udeur-Ppe) sottolineando che ”e’ necessario che lo Stato assuma la responsabilita’ di controlli che riguardano la vita dei bambini che nasceranno e quella delle loro madri o aspiranti tali”.La fecondazione assistita, infatti, prosegue il deputato del Campanile, ”e’ realizzata da oltre 15 anni nel nostro Paese senza alcun controllo pubblico ed e’ affidata ad organismi cui si aderisce liberamente”. Il Parlamento, aggiunge il deputato, ”ha assunto per questa normativa solo il punto di vista cattolico che peraltro anch’io condivido. Ma la responsabilita’ del legislatore – osserva la Mazzuca – che ha per oggetto la complessita’ della popolazione italiana deve far fare passi avanti in rapporto ad esigenze di vita, peraltro consentite dalla scienza, per assicurare correttezza di azione e adeguate tutele, ma anche per evitare che anche qui si realizzi un doppio livello che consente solo alle persone abbienti di realizzare la fecondazione eterologa
all’estero e il permanere di un vasto mercato clandestino privo di qualsiasi regola e di qualsiasi garanzia”.(ANSA).

FECONDAZIONE: SENATO SOSPENDE SEDUTA PER PROTESTA PARLAMENTARI
CASINI CRITICA LA PROTESTA DELLA T-SHIRT

(Adnkronos) – I parlamentari non sono cittadini diversi dagli altri, quindi in aula hanno l’obbligo di comportarsi secondo le regole dell’istituzione che li ospita e che rappresentano. E’ il senso della raccomandazione che il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, ha rivolto ai deputati nel commentare la protesta inscenata al Senato. Casini ha anche detto di avere ”piena fiducia” che la presidenza del Senato prendera’ provvedimenti per eventuali frasi o comportamenti irrispettosi da parte di alcuni senatori. ”Con riferimento ai disordini occorsi nella seduta antimeridiana del Senato, desidero ricordare -ha affermato Casini- che la Camera richiede ai cittadini che assistono alle seduta, lo scrupoloso rispetto delle regole dettate a garanzia dell’ordinato svolgimento dei lavori. A maggior ragione ritengo sia lecito pretendere che quelle stesse regole siano rispettate da parte deimembri della Camera, quando essi assistono, come tutti gli altri cittadini, alla seduta dell’altro ramo del Parlamento”.
”Il rispetto delle istituzione e’ parte integrante del patrimonio culturale di qualunque forza politica che aspiri a governare il Paese. E’ quindi particolarmente grave che delle donne elette in Parlamento nelle file della sinistra abbiano partecipato a un’iniziativa che appartiene più al genere circense o al folklore cui ci hanno abituate altre forme di protesta in cui l’onorevole Mussolini e’ sempre in prima fila”. E’ stata la critica avanzata di Maria Rosa Manieri (Sdi). ”Cosa non si fa per andare sui media…”, ha commentato invece Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le Politiche della famiglia e vicepresidente della consulta etico-religiosa del partito. ”Ma questa non e’ politica, e’ teatrino, senza alcun rispetto del ruolo e della funzione delle aule parlamentari e delle istituzioni. E il tema della procreazione medicalmente assistita è di quelli troppo delicati per essere affrontati con piazzate, slogan e parole d’ordine del genere, stantie come un certo vetero-femminismo che si ostina a farsi portabandiera di un malinteso concetto di liberazione della donna e ad arrogarsi il ruolo di portavoce delle donne che non gli appartiene”. Di ”indegna gazzarra” ha parlato il presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama, il senatore Antonio Tomassini di Forza Italia, che ha subito sottolineato: ”Nella commissione che ho l’onore di presiedere il confronto sulla legge e’ stato prolungato, approfondito, talvolta aspro, ma franco e in pieno rispetto delle regole”

PROCREAZIONE: PROTESTA DEPUTATE IN AULA RIAPRE SCONTRO/ANSA
DDL ALL’ESAME DEL SENATO – CASINI BACCHETTA LE ‘PASIONARIE’

(ANSA) – ROMA, 24 SET – Si riapre lo scontro sul disegno di legge sulla procreazione assistita arrivato oggi all’esame del Senato. Una clamorosa protesta indetta da un gruppo bipartisan di parlamentari donne, contro una legge ”oscurantista”, ha provocato stamattina la sospensione dei lavori dell’Aula, prima al Senato e successivamente alla Camera. E ha scatenato una serie di reazioni anche sul metodo dell’iniziativa delle deputate, le quali a loro volta hanno accusato alcuni senatori di averle ripetutamente insultate con espressioni da trivio. Durante la protesta al Senato, infatti, le donne parlamentari sono state pesantemente apostrofate dai senatori con ”epiteti irripetibili”, secondo quanto ha raccontato Alessandra Mussolini, che ha chiesto ai presidenti delle Camere Pier Ferdinando Casini e Marcello Pera di intervenire in loro difesa. La deputata di Alleanza nazionale ha chiesto anche a Pera di far trasmettere la registrazione della reazione in Aula da parte dei
senatori. Ma la risposta di Casini e’ stata ben diversa: in serata, infatti, il presidente della Camera ha bacchettato le deputate per il mancato rispetto delle regole ribadendo che i parlamentari sono come tutti gli altri cittadini ”e come tali – ha detto – siamo tenuti a comportarci”.Intanto una pioggia di reazioni pro e contro si e’ riversata sulla legge. Un provvedimento approvato dalla Camera in giugno che disciplina la fecondazione assistita e che tra i punti cardine vede una serie di limiti all’accesso delle tecniche per la fecondazione, la tutela dei diritti del nato e del nascituro, nonche’ una serie di norme restrittive sugli embrioni e la sperimentazione. Ma secondo le deputate (la cui iniziativa e’ sostenuta anche dai radicali), si tratta di una legge ”oscurantista contro le donne” e che e’ stata ”blindata” per non farla tornare alla Camera. Di diverso parere tuttavia numerosi esponenti della Casa delle liberta’, per lo piu’ donne che difendono la legge.
La miccia si accende verso mezzogiorno subito dopo l’inizio della discussione in aula al Senato. Un gruppo di parlamentari (tra cui le diessine Katia Zanotti, Alberta De Simone, Roberta Pinotti, Titti De Simone e Elettra Deiana di Rifondazione, la comunista Maura Cossutta, la socialista Chiara Moroni, Alessandra Mussolini di An e la verde Laura Zanella), inizialmente sedute nelle tribune riservate al pubblico, si alzano in piedi e togliendosi la giacca mostrano magliette bianche recanti la scritta ‘Nessuna legge contro il corpo delle donne’. A quel punto il vicepresidente di turno Lamberto Dini sospende la seduta, mentre in aula infuria la bagarre. Katia Zanotti (Ds) riferisce ai giornalisti, successivamente, che qualcuno si e’ rivolto alle parlamentari dicendo: ‘Altro che da Camera, voi siete da camera da letto’. Sempre la Zanotti racconta anche di altre battute del tipo: ”Siete contro la legge perche’ volete continuare a farvi s…”. E molti senatori gridano alle parlamentari ”vergognatevi”.Poco dopo una protesta analoga viene inscenata anche alla Camera, dove anche se le reazioni dei deputati sono moderate si giunge comunque alla sospensione dei lavori. Ma il clima intorno alla legge rimane incandescente.”E’ ora di porre fine, una volta per tutte, alla pretesa assunta da queste signore di rappresentare l’universo femminile del nostro Paese” afferma Olimpia Tarzia, responsabile famiglia dell’Udc, criticando la protesta delle colleghe parlamentari. E Carolina Lussana (Lega Nord) incalza: ”La legge sulla fecondazione non e’ contro le donne. E’ incomprensibile che un provvedimento che tratta un tema cosi’ delicato, i diritti del nascituro al quale si vuole dare un’identita’ genetica certa a tutela del suo futuro equilibrio fisico e psichico, diventi il mezzo per ingaggiare una battaglia tra sessi o per rivendicazioni meramente femminili”. E secondo Elisabetta Alberti Casellati (Fi) il provvedimento ”protegge e tutela” le donne, oltra a ”mettere ordine in quello che era un vero e proprio far west”.Sul fronte opposto, Barbara Pollastrini, responsabile donne dei Ds, sostiene che ”occorre assolutamente sostenere l’azione del fronte laico trasversale che al Senato cerca di modificare questa legge illiberale, pericolosa per la salute delle donne, che va contro le indicazioni della comunita’ scientifica e ci isola dall’Europa e da ogni cultura progressista”. Un testo ”blindato” ed ”oscurantista” lo definisce Maura Cossutta (Pdci). ”Una legge sulle donne fatta dagli uomini” rileva Luana Zanella (Verdi), mentre per Chiara Moroni (Nuovo Psi) e’ ”una legge scientificamente inappropriata, inadeguata e soprattutto inapplicabile”

FECONDAZIONE: MUSSOLINI, POLITICI IMPOTENTI A FARE LEGGI GIUSTE ALTRO CHE PARI OPPORTUNITA’

Roma, 25 set. – (Adnkronos) – ”Quegli uomini li’ sono sessualmente fissati. Sono impotenti, politicamente intendo. Un gruppo di impotenti di fare delle leggi giuste, voglio dire”. Alessandra Mussolini, ospite del programma de ‘La 7’, ‘Omnibus’, e’ tornata sull’episodio accaduto ieri al Senato durante l’esame della legge sulla fecondazione artificiale, dopo l’arrivo a palazzo Madama di un gruppo di deputate che contestavano il testo in discussione. ”Vorrei -ha aggiunto l’esponente di An- che si potesse mandare in onda su tutte le reti l’audio della seduta, perche’ cosi’ la gente capirebbe chi sono i senatori, chi sono quelli che poi fanno le leggi. Ce ne hanno dette di tutti i colori. Io mi sono messa aridere… figuriamoci, da che pulpito! E Casini ci fa pure la reprimenda dicendo che tutti i cittadini che vanno a protestare al Senato sono trattati cosi’. Se fossimo state un gruppo di deputati uomini -ha concluso Mussolini- tutte quelle frasi offensive non ce le avrebbero dette. Altro che pari opportunita’!

FECONDAZIONE: BONIVER, NELLA LEGGE VERI ORRORI NORMATIVI IN DISSENSO CON FORZA ITALIA, PROVVEDIMENTO VERGOGNOSO

Roma, 25 set. – (Adnkronos) – La legge sulla fecondazione assistita ”e’ una delle piu’ tormentate e vergognose votate dala Camera e ora la sua seconda lettura al Senato si prospetta altrettanto drammatica”. Ad affermarlo e’ il sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver in una intervista che sara’ pubblicatadomani su ‘L’Opinione. ”Il testo -aggiunge- e’ stato letteralmente blindato, in omaggio alle inaccettabili pressioni che il clero ha esercitato con successo sull’intero Parlamento: settori politici tra loro opposti si sono premurati, oltre ogni decenza, di assecondare la visione clericale in una materia cosi’ complessa e dolorosa per tantiitaliani”. L’esponente di Forza italia si dichiara ”in aperto dissenso” con il proprio partito, anche se aggiunge di aver ”apprezzato la liberta’ di voto assicurata da Berlusconi ai suoi parlamentari. Si tratta -conclude Boniver- di una legge che contiene dei veri e propri
horror normativi e che trascura i progressi scientifici, giuridici, sociali ma anche morali maturati negli ultimi decenni nel nostro Paese”.

EUROPEE: MUSSOLINI, A DONNE ALMENO META’ DELLE CANDIDATURE E UNA COMMISSIONE BICAMERALE PER LE PARI OPPORTUNITA’

(ANSA) – ROMA, 25 SET – ”Dopo quanto e’ accaduto ieri in Parlamento, ci vorrebbe proprio una bella legge per le europee che riservi alle donne almeno il 50 per cento delle candidature. E bisognerebbe istituire una nuova commissione permanente, la XV, quella per le pari opportunita”’. Alessandra Mussolini reagisce cosi’ all’atteggiamento tenuto da alcuni colleghi senatori durante la manifestazione bipartisan di un gruppo di deputate contro la legge sulla procreazione assistita in discussione a Palazzo Madama.”Siamo state offese e come al solito poco considerate ed e’ per questo – sbotta l’esponente di An – che serve una nuova legge elettorale subito e con le quote: 50-60%, al loro buon cuore… Anche perche’ certe leggi, come quest’ultima sulla fecondazione, che ci offendono, sono proprio la conseguenza della discriminazione delle donne in politica”.Alessandra Mussolini ha gia’ presentato una proposta di legge per istituire una commissione bicamerale per le Pari Opportunita’ (”ma ne servirebbe una permanente…”, si
lamenta) che e’ stata assegnata, nei giorni scorsi, alla commissione Affari Costituzionali di Montecitorio. Nella proposta di Mussolini, la commissione bicamerale sarebbe composta da 40 parlamentari, tra deputati e senatori, e avrebbe lo scopo, oltre che di promuovere iniziative e indagini sull’effettivo coinvolgimento delle donne nella vita politica e istituzionale, di ‘controllare’ ed esprimere il proprio parere sull’attivita’ del ministero delle Pari Opportunita’. (ANSA).

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