(ANSA) – ROMA, 25 AGO – E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di venerdi’ 22 agosto, il decreto legislativo del 31 luglio che ridefinisce i compiti della Commissione nazionale per la parita’, trasformandola in Commissione per le pari opportunita’ tra uomo e donna.
In base al nuovo documento, la Commissione fornira’ al ministro per le Pari opportunita’ ”consulenza e supporto scientifico nell’elaborazione e attuazione delle politiche di pari opportunita’, formulando proposte per l’elaborazione di modifiche normative, analizzando i dati circa l’attuazione delle pari opportunita’ nei vari settori, su cui redigera’ un rapporto annuale”.
Questi i cambiamenti sostanziali rispetto al precedente testo di legge del 1990. La Commissione sara’ nominata con decreto dal ministro e non piu’ dal presidente del Consiglio, durera’ in carica due anni e non tre, e non avra’ tra le sue competenze la parita’ tra i sessi nell’accesso al lavoro e sul lavoro. Ridotto da 29 a 25 il numero dei componenti, non piu’ solo donne, di cui undici saranno prescelti nell’ambito delle associazioni e movimenti delle donne piu’ rappresentativi sul piano nazionale, quattro tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori, quattro tra le organizzazioni imprenditoriali e della cooperazione femminile, tre fra le donne distintesi in attivita’scientifiche, letterarie e sociali, tre rappresentanti regionali di pari opportunita’ designati dalla Conferenza permanente per i rapporti con lo stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.
La Commissione potra’ avvalersi, su proposta del Ministro, al massimo di cinque esperti, scelti anche fra persone estranee alla pubblica amministrazione, e si riunira’ in composizione allargata almeno due volte l’anno. Le risorse finanziarie saranno reiscritte in un nuovo capitolo di spesa del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
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