Di luci e colori faro’ il mio tempio
ragnatele di parole
cattureranno sorrisi sbiaditi
rivoli d’ambra addolciranno lo spettro del tempo
guardiano superbo
corsaro di vite
candide brezze rievocano labbra di sale
su rive occultate baciate dal mare
la memoria assisa china il capo.

— — —

A TE…

Dipingimi l’anima di virgole e stelle
intagliala d’aria e sole
del tuo riflesso farò memoria quando pioveranno
lacrime di fango
a dissacrare il nostro paradiso
quando i giorni saranno vestiti di spine e aceto
e come giullari impazziti non ci concederanno sipari
di stelle ammiccanti.
Allora il tuo pensiero
volgerà sulla mia ombra
il tuo sguardo riaccenderà l’estate…
che profuma di te
Solo allora
vestita di amore e sole ti verrò incontro
senza conoscere il tuo nome
saprai di mare
e
di vita che mi stai donando.

— — —

SILENZI D’ALBA

Silenzio di vetro
nubi sfilacciate si rincorrono
l’alba ammicca ancora con strascico di stelle
piume di vanità le incorniciano lo sguardo
mentre un diadema di luce le ruba la scena..
Terrene creature con occhi intrusi scrutano
rovistano
svuotano
anime increspate da oscurità apparenti di sentieri
sempre più sconnessi.

Sonia Apilongo

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