di Gabriella Quattrini

L’antico detto “il silenzio è d’oro” non può, da solo, rendere giustizia alla preziosità del silenzio. Il silenzio non è solo la voce alternativa alle parole che andrebbero taciute, ma è costellato da moltissimi altri inestimabili silenzi in grado di erigere un monumento così maestoso da fare impallidire quello della Felicità.
E in quest’ora, dove l’aurora indugia ad aprire la strada al sole, mi sento sollecitata a parlare di questo grande protagonista della nostra vita: il silenzio, voce dell’Anima, fonte dei pensieri più profondi.
Il silenzio è un luogo magico dove il tempo sembra fermarsi in uno spazio libero. Uno spazio che ci permette di ascoltare contemporaneamente la voce della Natura e quella dell’Universo. Nel silenzio incontriamo il nostro Dio al di là di ogni dottrina. Nel silenzio s’immerge il Poeta per trovare la sua parola e il Filosofo la sua verità.
Il silenzio è “complicità”, è l’eloquenza di un gesto “indignato” o di uno sguardo “colpevole”. Silenzio come arte dell’ascolto, senza prevaricare l’altro. Silenzio per ritrovarci nei momenti più intimi dell’Amore; e mille altri motivi in cui il silenzio si sostituisce all’assenza della parola. Silenzio come attimo di raccoglimento quando veneriamo i nostri morti.
Ultimo il silenzio dei silenzi che farà scendere, impietosamente, il sipario sui nostri stupori ancora intatti.
In quel momento il silenzio permetterà alla Fantasia di prenderci per mano?

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