Una vicenda giudiziaria iniziata nel giugno del 1934 per stabilire la proprietà di un terreno di 10 ettari conteso tra il Comune di Arienzo, in provincia di Caserta, e una famiglia locale che ne aveva sempre avuto la disponibilità

giu - QUESTO TERRENO APPARTIENE A...: DOPO 80 ANNI ARRIVA LA SENTENZA

La giustizia italiana spesso viene definita “lumaca”, ma in questo caso si è andato anche oltre. Ci sono voluto 80 anni, infatti, per una sentenza che stabilisse la proprietà di un terreno.
La vicenda, a suo modo affascinante per i richiami storici che sono stati fatti per arrivare alla soluzione, si è conclusa con una sentenza del Commissariato per la liquidazione degli usi civici per la Campania e il Molise che ha posto la parola fine alla causa e ha accolto la tesi sostenuta per anni, per ultimo da Diego de Falco, docente di Statistica matematica nell’Università Statale di Milano difeso dall’avvocato Amedeo Passaro del Foro di Napoli, esperto di Diritto Feudale, riconoscendo la piena proprietà delle terre proprio alla famiglia de Falco, come è risultato, “dopo faticosa ricerca, dal catasto francese del 1801, foglio 496, istituito da Giuseppe Bonaparte”.
L’annosa e quasi secolare questione cominciò nel lontano 30 giugno 1934, quando il Comune di Arienzo (Caserta), attraverso il podestà, citò in giudizio Tommaso de Falco, poiché rivendicava, per diritto feudale, l’appartenenza al demanio di 10 ettari di terreno.
“Si tratta – spiega l’avvocato Passaro – di un caso molto interessante che, senza dubbio, denota i meccanismi infernali dell’accertamento della verità processuale dopo due secoli, ma è anche uno straordinario esempio di analisi storica. Basta leggere la sentenza per rendersene conto”. (11/10/2014)

di Palermomania.it

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