(ANSA) – ROMA, 25 MAR – Un presidio di fronte al Senato da oggi fino alla prossima settimana per far approvare la proposta di legge Amato-Dato sulle candidature femminili, all’esame in questo momento della Commissione affari costituzionali. L’iniziativa e’ del Comitato di pressione e vigilanza leggi elettorali paritarie, presieduto da Rita Capponi, che raccoglie una cinquantina di sigle di organizzazioni femminili e numerose donne della cultura e della politica, fra le quali le due ex ministre per le pari opportunita’ Laura Balbo e Katia Bellillo. Il Comitato intende inviare una lettera ai capigruppo di Palazzo Madama per chiedere di inserire immediatamente la proposta all’ordine del giorno dei lavori parlamentari con l’obiettivo di approvarlo entro la prossima settimana. Una lettera in giornata sara’ inviata dal Comitato anche al Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, che in occasione dell’8 marzo aveva chiesto alle stesse donne di darsi da fare. ”Per darci da fare – ha affermato Capponi – occorre essere inserite nelle liste. Invece, questa volta alle europee e alle amministrative avremo candidature ancora di soli uomini. A due mesi dalle elezioni – ha aggiunto – siamo totalmente scoperte di una norma che renda le candidature equilibrate, primo requisito per essere elette”. Sul progetto del ministro Prestigiacomo (inserito nel provvedimento sulle elezioni europee che fissa almeno ad un terzo dei candidati la presenza femminile), Capponi ha detto di essere favorevole anche se, ”di fronte al suo rinvio in parlamento il ministro non dice niente. Temiamo che alla fine sia troppo tardi. Perche’ Prestigiacomo non parla? Perche’ non fa come Maroni che minaccia le dimissioni? Noi la sosteniamo ma le donne si aspettano che faccia il ministro per le pari opportunita’ e prendere posizione nei confronti di questi slittamenti”. A questo punto, per il Comitato, l’unica concreta possibilita’ per le prossime europee ed amministrative e’ la proposta di legge Amato-Dato. La parlamentare della Margherita,
Cinzia Dato, presente al sit-in di fronte Palazzo Madama, ha sottolineato che ”si puo’ approvare al massimo in una settimana. E’ un provvedimento, intenzionalmente agile, che non rivoluziona la realta’ e non scalzera’ nessun uomo” ma e’ un contributo per le donne, una battaglia ”sulla quale ci impegniamo”.
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