Sulla polemica innescata dalla vicenda “Quote rosa” al Comune di Roma, interviene la presidente della Consulta Femminile per le Pari Opportunità del Lazio, Donatina Persichetti, in risposta al primo cittadino del capoluogo della Puglia che aveva espresso su Facebook critiche verso una, a suo dire, “supposta non volontà di essere elette da parte delle donne”.
Una debolezza del sistema
“Il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, e come lui tanti altri Sindaci, dovrebbe saper leggere i fenomeni sociali e culturali che si manifestano anche nella sua città con uno sguardo proiettato al futuro e alle necessità della collettività. L’assenza delle donne dai luoghi di scelta, continua la Persichetti, rappresenta una debolezza sempre più strutturale del nostro sistema e ritenere che le donne ‘non si fanno eleggere’ è una gravissima miopia politica. Le donne sono pronte a governare e continuare a tenerle fuori dalle sedi decisionali condanna il livello di civiltà del nostro Paese a non avanzare e a non competere con le altre culture ed economie.
La politica continua, di fatto, a voler ignorare l’arretratezza del proprio sistema di potere solo per giustificare ‘alleanze’ impostate da chi esercita il controllo sul territorio, negando le competenze e i talenti di tante donne e di tanti uomini, utili al raggiungimento del bene comune.
Una speranza per il futuro arriva dal protagonismo civico che tante donne e tanti giovani stanno affermando in maniera massiccia e permanente in tutto il Paese. Ancora una volta sono le donne, lo insegna la storia, a perseguire l’affermazione dei valori fondamentali del vivere comune, sanciti dalla nostra Costituzione: diritti, libertà e democrazia”.

Michele Minnicino
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