conferenze e musica
La Consulta femminile propone due appuntamenti per conoscere le battaglie -in rosa-
LIVORNO. Ascoltare le donne, raccontare le loro battaglie per l’emancipazione e i loro sogni, per questo più di trenta anni fa, a Livorno, è nata la Consulta Femminile. Proprio alle donne sono dedicate le iniziative dell’11 e del 23 aprile organizzate dalla Consulta, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Livorno. Il primo incontro, in programma mercoledì 11 aprile, sarà una conferenza-concerto dal titolo “La musica dell’Unità: contributi femminili alla storia d’Italia”. Relatrice del dibattito, la musicologa Albarosa Lenzi Barontini, membro della Consulta, che si esibirà in concerto con Ilaria Barontini al flauto e Caterina Barontini al pianoforte, proponendo musiche di Bach e Giuseppe Verdi. L’incontro si svolgerà alle 16 nell’Auditorium dell’Istituto Mascagni di via Galilei.
Il 23 sarà la sala del Museo di Storia Naturale di Via Roma a ospitare la conferenza dal titolo “La presenza delle donne a Livorno nel corso dei secoli e le problematiche femminili attuali”. Saranno presenti Giorgio Kutufà, presidente della Provincia e Rossella Lupi, presidente provinciale Commissione Pari Opportunità. Interverranno Rita Biancheri, docente di sociologia familiare e dell’educazione dell’Università di Pisa e Olimpia Vaccari, storica dell’Università di Pisa. Nell’intervallo saranno lette alcune poesie di Giorgio Caproni dedicate alla donna. «Lo scopo di queste iniziative – dice Viviana Accarino, presidente e fondatrice della Consulta con Maria Assunta Diacinti – è di proseguire lungo quel percorso cominciato con la nascita della Consulta nel 1978 e che, ancora oggi, punta al dialogo tra donne di estrazione sociale, culturale ed etnia diverse». Dall’aborto al divorzio, passando per la menopausa e il dialogo tra religioni, in trenta anni sono stati molti i temi affrontati e cari alle donne. La Consulta è formata da 16 associazioni, tra loro il Movimento Italiano Casalinghe, che sembra appartenere a epoche lontane, è un supporto per le donne che sono madri, mogli e figlie; il Gruppo Esperantista, che si occupa di diffondere l’esperanto, cioè una lingua creata per facilitare la comunicazione tra persone di stati diversi e l’Associazione Donne Ebree Italiane, frutto del processo di integrazione tra religioni, tanto voluto dalla Consulta.
Valeria Cappelletti
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