“L’Italia? Una poltiglia”. E in più pesa la criminalità
Può dispiacere ma è così: il Censis ci guarda, guarda l’italia, e cosa vede? Non un’immagine nitida ma una poltiglia. Ci vanno giù pesanti gli statistici del Censis. Gli italiani, nella loro poltiglia, sarebbero disillusi, individualisti e aggressivi, in preda a degenerazione antropologica e incapaci di guardare al futuro.
Pagato il prezzo annuale alle definizioni vediamo qualche dato, la sicurezza: 1 italiano su 5 sente il peso della criminalità organizzata. 1 impresa su tre quello del racket. La politica non va proprio di moda: 8 italiani su 10 non se ne fidano. Le preoccupazioni maggiori sono economiche. Per l’instabilità del lavoro, per i salari insoddisfacenti e per le condizioni patrimoniali. Con la diffusione del credito al consumo (da 48 a 85 miliardi in 5 anni) ora 530 mila famiglie sono in difficoltà per la restituzione dei debiti. L’1,7% è in stato di insolvenza, non è riuscito a pagare neppure una rata, il 6,3% ha problemi. Non è peggio della media europea, ma per l’Italia è un dato preoccupante e anche i mutui immobiliari cominciano a pesare. 2 milioni e 400 mila famiglie li devono rimborsare.
Affanno nei pagamenti e redditi bassi portano a cambiamenti sorprendenti. Un terzo dei pensionati – dice il Censis, andando contro un diffuso giudizio sindacale e politico – se potesse tornare indietro lascerebbe il lavoro più tardi.
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