(DIRE) – BOLOGNA- PIU’ PROPORZIONALE (CON LE PROVINCE MAGGIORMENTE POPOLOSE, A PARTIRE DA BOLOGNA, CHE ELEGGERANNO UNO O DUE CONSIGLIERI IN PIU’), NIENTE SPLITTING (IL VOTO DISGIUNTO AL CANDIDATO PRESIDENTE E ALLA COALIZIONE AVVERSARIA) E, SOPRATTUTTO, PIU’ DONNE. LA LEGGE ELETTORALE PER L’EMILIA-ROMAGNA, CHE IL CONSIGLIO REGIONALE DOVREBBE RIUSCIRE AD APPROVARE ENTRO L’ANNO (COMUNQUE IN TEMPO PER IL VOTO DI PRIMAVERA), PREVEDE INFATTI L’IDENTICA PRESENZE DI GENERI NELLE LISTE: 50% DONNE E 50% UOMINI, CON I PARTITI CHE DOVESSERO SGARRARE A CUI NON VERRANNO CONCESSI I RIMBORSI ELETTORALI. AL PROGETTO DI LEGGE STA LAVORANDO L’UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE STATUTO, COMPOSTO DAL PRESIDENZE, PAOLO ZANCA (SDI), E DAI DUE VICE, MARCO LOMBARDI (FI) E FABRIZIO MATTEUCCI (DS). LA BOZZA DEL DOCUMENTO VERRA’ CONSEGNATA A GIORNI AI CONSIGLIERI E NEL GIRO DI DUE SETTIMANE APPRODERA’ IN PRIMA COMMISSIONE, CHE LA VALUTERA’ CONGIUNTAMENTE ALLA “STATUTO”, PER L’AVVIO DEL NORMALE ITER DI APPROVAZIONE (SI TRATTA DI UNA LEGGE ORDINARIA). PER LA FINE DEL 2004 E’ PREVISTO L’APPRODO IN AULA, DOVE IL TESTO NON DOVREBBE CONOSCERE STRAVOLGIMENTI: INTANTO PERCHE’ MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SONO RAPPRESENTATE NELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE CHE HA RISCRITTO LO STATUTO REGIONALE, IN SECONDO LUOGO PERCHE’ VIENE RAFFORZATA LA NORMATIVA ATTUALMENTE IN VIGORE, LA COSIDDETTA “TATARELLUM”, E POI PERCHE’ ZANCA, LOMBARDI E MATTEUCCI STANNO SEGUENDO LA TRACCIA FISSATA DALL’ORDINE DEL GIORNO SULLA NUOVA LEGGE ELETTORALE VOTATO DAL CONSIGLIO SUBITO DOPO IL VIA LIBERA ALLA NUOVA “COSTITUZIONE” EMILIANO-ROMAGNOLA, LA SETTIMANA SCORSA.IL PDL CHE STA PER VEDERE LA LUCE CONFERMA L’ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, CON, PERO’, NUMEROSE NOVITA’.(segue)
INTANTO BISOGNA FARE I CONTI COL FATTO CHE I CONSIGLIERI REGIONALI PASSANO DAI 50 DI OGGI A 65, COME PREVISTO DAL NUOVO STATUTO. A ESSI VANNO AGGIUNTI IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ELETTO E IL CANDIDATO SCONFITTO, CHE ENTRANO AUTOMATICAMENTE NEL PARLAMENTINO REGIONALE. CON LORO, I DIECI CHE FANNO PARTE DEL “LISTINO” COLLEGATO AL CANDIDATO PRESIDENTE: SARANNO SCELTI TUTTI DALLA COALIZIONE, VISTO CHE, ALTRA NOVITA’, IL CANDIDATO PRESIDENTE NON FARA’ PIU’ PARTE DEL LISTINO. 12 CONSIGLIERI SU 67 CHE ENTRERANNO DIRETTAMENTE, QUINDI: NE RESTANO 55, CHE VERRANNO ELETTI COL SISTEMA PROPORZIONALE PURO (NON DOVREBBE ESSERCI ALCUN SBARRAMENTO NELLA NUOVA LEGGE, SE NON QUELLO GIA’ ESISTENTE CHE TAGLIA FUORI CHI E’ SOTTO IL 3%, A MENO CHE NON SIA COLLEGATO A UNA LISTA CHE SUPERA IL 5% DEI CONSENSI). FINORA GLI ELETTI COL PROPORZIONALE ERANO 40, IL CHE VUOL DIRE 15 CONSIGLIERI IN PIU’. USCIRANNO DAL RIDISEGNO DEI COLLEGI, CHE PREMIERA’ LE PROVINCE CON PIU’ ABITANTI: BOLOGNA, MODENA, REGGIO, PER ESEMPIO, POTRANNO ELEGGERE UNO O DUE CONSIGLIERI IN PIU’ RISPETTO A OGGI.DETTO DELLE DONNE PRESENTI NELLO STESSO NUMERO DEGLI UOMINI NELLE LISTE ELETTORALI, E DELLA SANZIONE PECUNIARIA PER I PARTITI CHE NON RISPETTERANNO TALE VINCOLO, IL PROGETTO DI LEGGE SULLA NUOVA LEGGE ELETTORALE CANCELLERA’ LA POSSIBILITA’ PER L’ELETTORE DI FARE LO SPLITTING, DI SCEGLIERE CIOE’ UN CANDIDATO PRESIDENTE E LA COALIZIONE AVVERSARIA.
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