Più del 25% la disparità di trattamento retributivo
Praga, 18 ago. (Ap-Apcom) – La discriminazione delle donne sul lavoro: un fenomeno che in Repubblica Ceca assume un carattere più accentuato rispetto ad altri Paesi Ue. In questi giorni il tema è tornato di grande attualità, sulla scia del clamore suscitato dal processo voluto da Marie Causevic, manager che sostiene di essere stata estromessa, solo perché donna, da un concorso per l’ambita posizione di direttore finanziario della centrale termica praghese. Le differenze sono particolarmente evidenti a proposito degli stipendi. Mentre la retribuzione media di un uomo è di 23mila corone, nel caso delle donne si scende a 17mila corone. Una disparità di trattamento superiore al 25%, fra le più elevate nei paesi della UE, come mette in evidenza oggi il quotidiano economico Hospodarske noviny. Le donne appaiono anche più soggette al rischio di rimanere senza lavoro. Il tasso di disoccupazione ‘rosa’ è del 9,9%, rispetto al 7% per gli uomini. Per quanto riguarda le possibilità di far carriera, su 100 top manager le donne sono solo sette. Nel caso della professione medica e della magistratura, le donne di solito occupano i poco ambiti posti di medici condotti e di giudici in tribunali di minore importanza.
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