Una cerimonia al Gianicolo, la mattina del 7 marzo commemorerà la compagna di Giuseppe Garibaldi
Domenica 7 marzo, in occasione della festa della Donna il circolo di Etica e Politica “Città per la gente” con La Consulta Femminile dell’Italia dei Valori organizza una cerimonia per commemorare Anita Garibaldi, ricordando la coerenza delle difficili scelte che hanno caratterizzato la sua esistenza. Donna coraggiosa e battagliera Anita seguì Garibaldi condividendone i pericoli della guerra e partecipando direttamente ai combattimenti. Un esempio di parità nei ruoli e nella capacità di vivere i valori essenziali dell’esistenza: sentimenti profondi, senso della patria, sprezzo del pericolo. Ad Anita Garibaldi, sposa e madre coraggiosa una rappresentanza di donne e uomini andrà a portare delle rose rosse per sottolineare il valore di una donna vissuta nel 1800, ma meritevole di ammirazione in ogni epoca.
Saranno presenti Wanda Montanelli, responsabile della Consulta Donne dell’Italia dei Valori, l’Associazione Lib-Lab della rete dei movimenti, Michele Capuano dell’A.I.A.S.P (associazione internazionale di amicizia tra i popoli), Gianni Riefolo dell’ Associazione di Etica e Politica “Città per la gente”.
La bandiera tricolore, con un drappo rosso e la bandiera del Brasile renderanno onore all’eroina dei due mondi.
L’appuntamento è per le ore 11,30 presso il monumento di Anita Garibaldi sul Gianicolo (vicino alla Quercia del Tasso).
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foto di Susy La Rocca
Una cerimonia dell’IdV al Gianicolo, la vigilia dell’8 marzo, ha commemorato la compagna di Giuseppe Garibaldi.
Anche il presidente Carlo Azeglio Ciampi ha voluto ricordare l’eroina del Risorgimento completando l’appello del giorno precedente a sostegno delle donne.
In occasione della ricorrenza per la festa della Donna una cerimonia in ricordo di Anita Garibaldi si è compiuta per ricordare la coerenza delle difficili scelte che hanno caratterizzato la sua esistenza. Donna coraggiosa e battagliera Anita ha seguito Garibaldi condividendone i pericoli della guerra e partecipando direttamente ai combattimenti. Un esempio di parità nei ruoli e nella capacità di vivere i valori essenziali dell’esistenza: sentimenti profondi, senso della patria, sprezzo del pericolo. Ad Anita Garibaldi, sposa e madre coraggiosa una rappresentanza di donne e uomini ha portato delle rose rosse per sottolineare il valore di una donna vissuta nel 1800, ma meritevole di ammirazione in ogni epoca.
La celebrazione, organizzata congiuntamente dalla Consulta femminile dell’Italia dei Valori e dal Circolo di Etica e Politica “Città per la Gente”, si è svolta il 7 marzo a Roma, presso il monumento equestre dedicato ad Anita, al Gianicolo (opera di Mario Rutelli, nonno di Francesco).
Erano presenti Wanda Montanelli con alcune componenti della Consulta Donne dell’Italia dei Valori, l’Associazione Lib-Lab della rete dei movimenti con Marina Minicucci, Gianni Riefolo dell’Associazione di Etica e Politica “Città per la gente”, Vittorio Marinelli di Europeanconsumers, Rita Capponi del Comitato di pressione per le Leggi Elettorali Paritarie, Michele Capuano dell’A.I.A.S.P (associazione internazionale di amicizia tra i popoli), numerosi attivisti IdV tra cui Italo Mazzei e Massimiliano Russo; l’esperta di cultura brasiliana Nelia Toniato ed Ernesto Nassi, vicesegretario dell’ANPI di Roma e Lazio.
In rappresentanza dei patrioti in camicia rossa, ha inoltre aderito alla commemorazione Loredana Morandi, giornalista e ricercatrice, nipote di Luigi Morandi, garibaldino che partecipò alla cruenta campagna di Mentana nel 1867 sotto il comando del Generale Giuseppe Garibaldi.
La bandiera tricolore, con un drappo rosso e la bandiera del Brasile hanno reso onore all’eroina dei due mondi.
A distanza di un giorno anche il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha reso omaggio ad Anita Garibaldi. Il suo non è stato un atto rituale, ma un alto e significativo gesto che ha espresso il sostegno al ruolo della donna. La vita di Anita, moglie e madre esemplare di quattro figli, ha offerto anche lo spunto per lanciare un appello contro la denatalità “Le culle vuote – ha detto il Presidente – sono il vero, primo problema della società italiana”, perché una società con poche madri e pochi figli è destinata a scomparire.
Il Capo dello Stato ha poi sottolineato che “una politica della natalità deve andare di pari passo ad un maggiore e più qualificato inserimento della donna nel mondo del lavoro”, aggiungendo che maternità e lavoro devono essere resi sempre più compatibili attraverso interventi nel Welfare. Per un mondo più giusto e per “conseguire più ricchezza, più serenità e più saggezza come avviene nei Paesi in cui il ruolo della donna è più presente”.
Il Presidente ha poi sollecitato l’impegno degli uomini nella cura della casa e dei bambini. Per collaborare al raggiungimento di una società migliore in cui “sostenere il ruolo della donna come cittadina, come madre e come lavoratrice; imprenditrice, protagonista della vita politica e delle istituzioni della repubblica”. Ciampi, al culmine del suo discorso, ha rivolto un diretto e vibrante invito alle donne: «Siete la maggioranza, fatevi valere di più in politica».
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