
Roma, al centro antiviolenza “L’idea di un corso di formazione per le volontarie, che considerasse la violenza di genere da ogni angolazione, ci sta permettendo di esplorarne vecchie e nuove forme. Sabato prossimo, ad esempio, parleremo di abusi psicologici o gaslighting che, secondo la psicologa Martha Stout alcuni abusanti usano frequentemente, trasgredendo coerentemente leggi e convenzioni sociali, sfruttando gli altri, dimostrandosi dei bugiardi credibili e convincenti, e negando coerentemente ogni misfatto. Così, alcune vittime possono dubitare seriamente della propria percezione.” Queste le parole di Stefania Catallo, presidente del Centro antiviolenza “Marie Anne Erize” di Roma e Ambasciatrice del Telefono Rosa Frosinone Ceccano, che sta tenendo il corso a Civitavecchia, presso la Consulta delle Donne. E continua: “Abbiamo riscontrato una casistica molto alta e finalmente, ora anche la legge si sta occupando del fenomeno. Proprio in questi giorni, mi sono imbattuta in alcuni casi molto gravi, e se prima le donne avevano paura a denunciare, perché smentite e svilite dai loro abusanti, che agivano in modo da farne dubitare della sanità mentale, oggi abbiamo i mezzi per contrastare questo grave fenomeno. Mi auguro che anche la politica voglia farlo, e per questo, proprio ieri, ho avuto un incontro col dottor Pietro Tidei, candidato sindaco a Santa Marinella, che si è mostrato molto attento al fenomeno della violenza di genere, impegnandosi a potenziare la politica rivolta al femminile, già dalla presentazione del programma.
Ringrazio inoltre Amelia Ciampa, presidente della Consulta delle Donne, che ci ha dato fiducia, e ci permette di portare il nostro modello di insegnamento a Civitavecchia, inaugurando così una nuova stagione sociale e culturale”.


Commenti