urru2 - ROSSELLA 
 URRU LIBERA: È UFFICIALE.
 LA MAMMA: "SONO EMOZIONATISSIMA"

ROMA – Rossella Urru è stata liberata. La cooperante italiana (originaria di Samugheo, provincia di Oristano) rapita in Algeria ad ottobre, è libera. A confermare la notizia che circolava dalle prime ore del pomeriggio è stato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ha usato queste parole: «È una bellissima notizia. Rossella Urru è stata liberata e sta per entrare in contatto con il capo dell’unità di crisi». La cooperante, sequestrata in ottobre con due spagnoli, sarebbe stata liberata dai miliziani del Mujao (il Movimento per l’unità e il jihad in Africa occidentale) nei pressi di Timbuctù e si troverebbe ora nelle mani dei mediatori.
I 9 MESI DI ROSSELLA Quasi nove mesi nelle mani dei sequestratori: la cooperante Rossella Urru, sarda di Samugheo in provincia di Oristano, 30 anni, è stata liberata oggi dopo una lunga attesa fatta anche di annunci poi smentiti nei mesi scorsi. Fu rapita nella notte fra il 22 e il 23 ottobre del 2011, assieme a due spagnoli mentre si trovava in un campo per rifugiati Saharawi a pochi chilometri da Tinduf, nel sud dell’Algeria, dove lavorava da due anni, occupandosi della gestione degli aiuti alimentari, per l’organizzazione non governativa Cisp. Il rapimento di Rossella Urru e dei due cooperanti spagnoli era stato rivendicato lo scorso mese di dicembre dal gruppo dissidente di Al Qaeda nel Maghreb islamico ‘Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiyà.

LA MAMMA: “NON VEDO L’ORA DI ABBRACCIARLA” «Sono emozionatissima, non vedo l’ora di riabbracciare mia figlia». Sono le prime parole della mamma di Rossella Urru, Marisa, che poco fa ha parlato al telefono con la deputata del Pd, l’oristanese Caterina Pes, che ha seguito sin dall’inizio la vicenda del rapimento della cooperante sarda liberata oggi dopo 9 mesi di prigionia. I genitori di Rossella, la mamma Marisa e il papà Graziano, sono da ieri sera a Roma. «Ci hanno chiamato dalla Farnesina – ha raccontato la donna alla deputata Pes – Ci hanno detto che dovevamo partire per Roma ma senza dirci il perchè. Abbiamo capito che si era mosso qualcosa, però non sapevamo in quale direzione. D’altronde in questi mesi, altre volte il ministero ci aveva detto di partire ma si trattava solo di comunicazioni. Questa volta invece è successo davvero: Rossella è tornata».

NAPOLITANO: “GRAZIE AI SERVIZI SEGRETI” Giorgio Napolitano ha appreso con sollievo e con gioia la notizia della liberazione di Rossella Urru dopo la lunga prigionia nelle mani dei rapitori. Napolitano rivolge oggi il proprio apprezzamento alle Amministrazioni e ai Servizi di Sicurezza per la loro tenace iniziativa e per il felice esito raggiunto. Nel comunicato del Quirinale di riferisce che Napolitano esprime la propria personale partecipazione ai famigliari di Rossella Urru, che aveva incontrato nel febbraio scorso in Sardegna e alla generale soddisfazione dei cittadini sardi. Il comunicato ricorda poi che Napolitano aveva fin dall’inizio manifestato piena fiducia nell’impegno degli organi dello Stato per conseguire la liberazione della giovane connazionale.

PORTAVOCE ISLAMICO: “LIBERATO UN OSTAGGIO ITALIANO” Un ostaggio italiano e due spagnoli sono stati liberati nel nord del Mali. Lo riferisce il portavoce di un gruppo islamico vicino ad al Qaida. Un ostaggio italiano e due spagnoli sono stati liberati nel nord del Mali oggi dal gruppo islamico Mujwa legato ad al Qaida, secondo quanto riferito da un portavoce di Ansar Dine, un altro gruppo islamico presente nella zona.
La stessa fonte non ha tuttavia fatto il nome della cooperante italiana Rossella Urru sequestrata lo scorso ottobre in Algeria, nè dei due ostaggi spagnoli liberati. «Ci è stato riferito che tre ostaggi sono stati liberati nella regione di Gao», ha detto alla Reuters il portavoce Sanda Ould Boumama.

IMPORTANTE INTERVENTO DELLA MAURITANIA Nella liberazione di Rossella Urru potrebbe avere avuto un ruolo fondamentale la decisione del governo mauritano di trasferire un detenuto saharawi, secondo quella che era una delle condizioni poste dal Mujao, che era recluso in un carcere vicino alla capitale Nouakchott. Stando all’agenzia di stampa mauritana Ani, nella notte tra ieri e oggi, Mamne Ould Oufkir, sarebbe stato trasferito verso una località sconosciuta, anche se non è scontato che sia liberato in tempi brevi, come chiesto dal Movimento per l’Unicità e la Jihad nell’Afrca occidentale, che avrebbe gestito l’ultima fase del rapimento di Rossella Urru e dei due cooperanti spagnoli, sequestrati in un campo saharawi. Ould Oufkir era stato accusato accusato di complicità proprio nel rapimento di Rossella Urru e dei cooperanti spagnoli, prelevati da un gruppo di uomini armati dal campo di Tindouf, uno dei più grandi tra quelli che ospitano la popolazione saharawi nell’Algeria meridionale. Negli ultimi tempi il governo mauritano ha adottato la linea del dialogo, accogliendo le richieste di gruppi islamici che, per il rilascio di ostaggi, pretendono la scarcerazione di detenuti. Prima di Ould Oufkir, con le medesime modalità, sono stati liberati altri due detenuti, Oumar Sahraoui ed Abderrahmane Ould Imedou, quest’ultimo per il rilascio di un gendarme. (18.07.12)

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