Roma, 30 maggio – Poliedrica, aperta a stimoli “eterodossi” ma pure intrecciata di filoni storici, dilatata verso propaggini jazzistiche e auspicate riscoperte (come quella di Viotti) e, al tempo stesso, saldamente ancorata al robusto fondale della serie teutonica: Bach-Mozart-Beethoven-Brahms-Mahler. La doppia stagione 2013-2014 dell’Accademia di Santa Cecilia (sinfonica e da camera), presentata all’Auditorium, promette di non deludere il melomane che si aspetta, da una delle maggiori istituzioni musicali d’Italia e d’Europa, palinsesti intelligenti, in grado di fare la sintesi – nelle scelte di repertorio e degli interpreti – tra la serata di grande richiamo e il lancio (o rilancio) di programmi per palati fini. La nuova stagione di Santa Cecilia è stata illustrata da Bruno Cagli e Antonio Pappano, rispettivamente presidente e direttore musicale dell’Accademia.
La stagione sinfonica va dal 26 ottobre 2013 a metà giugno 2014, con grandi direttori sul podio alla testa dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia: due concerti con Claudio Abbado, Georges Prêtre con un galà dedicato alla danza, Jurij Temirkanov, Lorin Maazel, Valerij Gergiev, Semjon Byckov, Kent Nagano, Vladimir Jurovskij. A inizio novembre il debutto, nel duplice ruolo di direttore e soprano, di Barbara Hannigan. E naturalmente sir Antonio Pappano, la star “residente”, che apre la stagione con il Peter Grimes di Britten in forma di concerto e prosegue con sette appuntamenti: dalla Messa in si minore di Bach alla Sinfonia dal nuovo mondo di Dvorák, da Brahms a Petrassi, da Beethoven a Saint-Saëns e a Luigi Dallapiccola.
Tra i solisti in calendario, il violinista Leonidas Kavakos, la giovane violoncellista Sol Gabetta e i pianisti Radu Lupu,Yuja Wang e Lang Lang. Da segnalare a parte il finale di stagione a metà giugno, dedicato al jazz “sinfonico”: il Sacred concert di Duke Ellington e la Swing symphony di Wynton Marsalis, due grandi pagine per la cui esecuzione si uniscono l’Orchestra e Coro di Santa Cecilia e la PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra) dirette da Wayne Marshall, con Fabrizio Bosso solista alla tromba.
Antonio Pappano con il programma della nuova stagione
La stagione da camera esordisce con un’apertura di prestigio e grande tradizione il 21 ottobre: Maurizio Pollini esegue celebri sonate di Beethoven. In piena continuità il secondo concerto: Krystian Zimerman alle prese con le ultime, stellari sonate beethoveniane per pianoforte. Rilevante il ritorno di Andras Schiff, che prosegue il lavoro su Bach con il II libro del Clavicembalo ben temperato (nel corso della precedente stagione Schiff aveva affrontato il più popolare I libro), le Suites inglesi e le Variazioni Goldberg.
Altri appuntamenti: l’Ensemble Modern il 10 dicembre con un programma da Josquin Desprez a Hanke. L’apertura al ragtime e al blues, sempre a dicembre, di un trio pianoforte-violino-clarinetto con Enrico Pieranunzi al piano. A fine gennaio l’Orchestra da Camera di Santa Cecilia con un programma tutto moderno che include l’Histoire du soldat di Stravinskij. Il violinista Gil Shaham che a febbraio esegue sonate e partite di Bach (tra cui la vertiginosa Partita in re minore BWV 1004). A maggio l’Accademia Barocca di Santa Cecilia che dà la sua lettura di sei concerti vivaldiani. Le poco eseguite ma decisamente interessanti pagine violinistiche del neoclassico Giovanni Battista Viotti, interpretate dalla Camerata Ducale sempre a maggio.
Prosegue poi la lunga marcia delle tournée, da anni in crescendo a testimonianza del grande apprezzamento di cui l’orchestra ceciliana gode sul piano internazionale: a luglio l’orchestra e il coro sono ospiti di Umbria Jazz, diretti da John Fiore e con Stefano Bollani al pianoforte; il 19 e 20 luglio la formazione, diretta da Pappano, è a Londra per i “Proms” con due programmi: Mozart-Schumann-Rachmaninov e musiche verdiane per il bicentenario. Il 18 agosto è al Festival di Salisburgo per eseguire il War Requiem di Britten. A settembre si passa al Festival Enescu di Bucarest, anche qui con programma doppio: Ravel-Enescu-Dvorák e la Messa da Requiem di Verdi. Sempre a settembre Santa Cecilia va a Milano e a Verona, a ottobre a Bratislava, il 19 gennaio 2014 al Petruzzelli di Bari. Infine due tour: in Germania a febbraio, in Inghilterra a maggio 2014.
Tra le novità di stagione, la nuova grafica delle locandine e di tutta la comunicazione dell’Accademia: affidata a un’agenzia specializzata nella diffusione di programmi musicali, punta all’essenzialità con dettagli di strumenti stilizzati in un elegante nero retinato.
Last but not least, il capitolo sconti e facilitazioni: per promuovere la stagione e avvicinare più pubblico possibile alla musica dal vivo, l’Accademia mette in campo abbonamenti a prezzo ridotto per under 30 (tutta la stagione a partire da 100 euro, 7 a concerto) e benefit per gli abbonati, come il 10% di sconto sui concerti fuori abbonamento e sulle pubblicazioni targate Santa Cecilia. Apprezzabile anche lo sconto “incrociato”: chi è abbonato alla sinfonica può abbonarsi alla cameristica pagando il 20% in meno. (29 MAG 2013)
Tutto sulla stagione 2013-2014
(compresi i programmi concerto per concerto) nel sito dell’Accademia di Santa Cecilia.
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