Negli ultimi 30 anni, infatti, la mortalita’ infantile sotto i 5 anni e’ crollata da 16 milioni a 7,8 milioni di bimbi l’anno. E, secondo i ricercatori, il 51% di questa riduzione puo’ essere legata proprio alla maggiore istruzione delle donne in eta’ fertile in tutto il pianeta. Insomma, il fatto che milioni di donne abbiano passato piu’ anni sui banchi ha consentito, l’anno scorso, di evitare 4,2 milioni di morti fra i bambini. Non solo: se in generale le donne hanno studiato di piu’, in 87 Paesi il gentil sesso ha addirittura superato i coetanei maschi, quanto a istruzione. Ma questo non e’ ancora accaduto in Italia. Fra le note dolenti, pero’, c’e’ da sottolineare il fatto che in 40 nazioni, fra cui Pakistan, Afghanistan e Nepal, il gap di genere e’ addirittura aumentato tra il 1970 e il 2009. “Quello che ci ha mostrato lo studio – spiega Gakidou – e’ che concentrandoci sull’istruzione femminile possiamo aumentare l’impatto dei risultati positivi per la salute”. Insomma, la maggior parte dei Paesi e’ sulla strada per raggiungere il quarto obiettivo del Millennio: ridurre la mortalita’ infantile del 66% tra il 1990 e il 2015. Ma proprio per questo motivo, avvertono gli autori, occorre prestare particolare attenzione all’istruzione femminile: puo’ giocare un ruolo chiave per il futuro dell’umanita’. Adnkronos, 16-SET-10
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