Sei tornato
gioioso frastuono dell’io visionario,
zumata veloce sul punto più acerbo
sul patio dell’ethos coperto dal mollo.
Sei tornato
con lazzo asservito al cupido impero
per dare speranza a questo mio giorno
dinamico afflato del tempo che fugge.
Sei tornato
comando imperioso, badiale polena
o fragile cima del tuo navigare
sfibrata dal sole, dall’onde del mare.
Sei tornato,
ti vedo arrivare da un punto lontano
sorrido, ti aspetto appoggiata ad un muro,
ti guardo e ti esprimo il mio vaff…
Luisa Caeroni
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