frammenti di vita prigioniera

comenoi - SEMBRANO 
 PROPRIO COME NOI
di Daniela de Robert

Premio Paola Biocca per il reportage, 2005
Collana “Varianti”

Storia degli esclusi di cui è formata la popolazione carceraria.Il dato statistico e che i ricchi e i benestanti difficilmente vanno in carcere. Chi sta nei luoghi di pena per la maggioranza dei casi è un disadattato che entrato in un meccanisco di esclusione sociale e conclude un percorso quasi obbligato senza o con pochissime alternative. E se pure esiste una percentuale di persone pericolose per la società che devono essere custodite e controllate, la maggior parte della popolazione carceraria potrebbe trovare soluzioni di rieducazione e renserimento sociale diverse, anche con meno oneri per lo Stato.
Questo libro è uno straordinario reportage sull’universo carcerario italiano. Con acutezza, humour e profonda umanità, Daniela de Robert ricostruisce e svela la quotidianità di una delle principali istituzioni totali del nostro paese, il carcere romano di Rebibbia. Scegliendo la via morbida di una narrazione attenta ai dettagli, agli effetti all’apparenza minori di un sistema di regole che postula la cancellazione dell’individualità e l’infantilizzazione dei detenuti, l’autrice racconta la vita in carcere “dall’interno”, con un linguaggio mimetico, paradossale, sensibile alle profonde alterazioni spazio-temporali provocate dalla prigionia. Con Sembrano proprio come noi: frammenti di vita prigioniera, cui nel 2005 è stato assegnato il premio “Paola Biocca per il reportage”, Daniela de Robert ci consegna un’inchiesta giornalistica d’alta scuola, dove informazione, immaginazione e interpretazione si uniscono in un racconto di limpida verità.

L’autore
Daniela de Robert lavora come giornalista alla redazione esteri del tg2. Da sempre attenta alle questioni sociali, ha realizzato servizi sulle problematiche del disagio, della povertà dei minori, dei paesi poveri, del mercato degli esseri umani, dello sfruttamento sessuale, del carcere. Da oltre vent’anni opera come volontaria nel carcere romano di Rebibbia.

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