di Stefano Sylos Labini
Ogni giorno nel mondo milioni e milioni di persone utilizzano monete complementari, digitali o con supporto cartaceo, per acquistare beni e servizi. Con questo sistema le aziende di una comunità che ne accetta il corso possono aumentare il proprio volume produttivo, stimolare l’acquisto di beni e sostenere l’economia locale. Ne esistono diverse forme. Quella ‘commerciale’ ha come obiettivo l’incremento del consumo di determinati beni di aziende: classico esempio sono i punti fedeltà. Esistono inoltre le ‘monete dedicate o settoriali’, come i buoni-pasto, spendibili per prodotti specifici e le ‘monete-tempo’ il cui valore viene quantificato attraverso le ore lavoro dei partecipanti al circuito.
In Sardegna nel 2009 è nato il Sardex un circuito di credito commerciale in cui le imprese che sono iscritte scambiano beni e servizi utilizzando una moneta complementare virtuale. Al Sardex aderiscono oggi oltre 3mila imprese che nel 2015 hanno generato transazioni per 50 milioni di euro. I crediti non sono convertibili in euro ma solo in prodotti per evitare speculazioni.
Le aziende sarde possono finanziarsi reciprocamente, scambiandosi debiti e crediti, attraverso un sistema digitale di conti online. Le aziende con saldo negativo si portano in pari vendendo beni e servizi ad altre imprese aderenti, quelle con saldo attivo monetizzano i crediti accumulati facendo acquisti da altri membri del circuito.
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