Un ricordo dell’uomo, del professionista, del simbolo di una tv pulita
di Wanda Montanelli

08 settembre 2009
Non si pensava che Mike Bongiorno potesse morire. E’ nelle nostre vite da sempre. E’ la televisione personificata. Nella storia del quiz, negli annali della tv, nelle enciclopedie dello spettacolo.
Difatti non è morto. Resta per sempre con noi.
Ne ho un buon ricordo. Di Molti anni fa, il 1982 proprio nel momento della suo passaggio a Canale 5, la televisione commerciale degli inizi.
L’ultimo programma fatto in Rai: Flash con Ludovico Peregrini, basato su domande di attualità, il mitico sondaggio Doxa, e per il finale al candidato campione si chiedevano domande sulla materia preferita.
La mia era sulla vita di Anna Magnani, che destò un grande interesse dei telespettatori anche perché eravamo a dieci anni dalla sua scomparsa. La biografia della Magnani scritta da Giancarlo Governi, e quella di, Patrizia Carrano erano alla base dei miei testi di studio più agevoli, ma le enciclopedie delle spettacolo, le raccolte di articoli i testi sulla storia della tv si dovevano imparare a memoria per non lasciarsi cogliere di sorpresa. Ogni inizio era facile entrare nel clima. Bastava osservare la serenità del suo sguardo chiaro.
La regia di Flash era di Piero Turchetti, la preparazione del programma era curata nei particolari, con la possibilità di lasciare che un concorrente personaggio emergesse nella sua unicità.
Ricordo Mike Bongiorno come un signore educato, onesto, rispettoso. Amava i personaggi che riusciva a lanciare nel suo programma e ne sapeva cogliere le peculiarità interessanti per il pubblico. Con me, nella Super finale di Flash il 6 giugno 1982, c’erano due personaggi contrapposti al pari di Peppone e Don Camillo: Mario Marini, un sindacalista baffuto e polemico, e don Licio Boldrin, un sacerdote particolarmente vivace.
Ad applaudire lo spettacolo nel teatro Rai della Fiera campionaria di Milano, c’era un giovane imprenditore, Silvio Berlusconi che aveva appena perfezionato il contratto, e quindi il passaggio di Bongiorno a Canale5. Durante la cena con i campioni e lo staff Rai ci diedero la notizia. I commenti erano tutti a sfavore. La scelta di Mike era considerata una follia. Un darsi la zappa sui piedi. Invece Re Mida aveva ragione. Fece la fortuna della tv commerciale che con la sua presenza ebbe un guizzo negli ascolti e nella popolarità, ottenne un marchio di alta professionalità, un passaggio ufficiale a tv di tutti gli italiani. Perché Mike era di tutti gli italiani.
Dall’esordio di “Arrivi e partenze”, nel 1954 e poi il grande successo di Lascia o raddoppia, molte nuove generazioni lo hanno visto e conosciuto come il padre della tv. Uno che semplicemente ha insegnato l’onestà dell’attaccamento al lavoro.
Era (ed è) amato e riconosciuto come una sorta di parente comune da ognuno di noi, giovani compresi. Daniele, uno studente 25enne di mia conoscenza ha pubblicato su facebook il seguente messaggio:

“Allegria, avresti detto.
Una vita votata al nostro intrattenimento, votata a portare l’allegria nelle case. E continui ancora. Dicono che sei morto, ma sei ancora in tv, e ci stai ancora intrattenendo. Allegria, quindi. Potrebbe sembrare un paradosso, portare allegria in case, tante case, milioni di case, sconcertate tutte per lo stesso lutto, il tuo. Eppure a guardar bene, in fondo, un pizzico di allegria, quanto meno di serenità, riesci a portarla anche oggi. La morte è la parte della vita a cui più difficilmente si riesce a dare senso; tu ci sei riuscito, e questo mi rende allegro.
Mike Bongiorno non è morto, non può morire perché ha fatto in modo, in vita, di guadagnarsi l’eternità: lui ci sarà ancora, finché ci saremo tutti noi, fino a che l’ultimo bambino che l’ha visto in televisione non invecchierà e morirà anch’esso. Dopo, solo dopo, diventerà un personaggio del passato, ma fino ad allora continuerà in qualche modo ad esserci sempre, perché oggi è morto l’uomo, ma non l’entità. Ci sarà sempre alla stessa stregua delle telecamere, degli spot pubblicitari, delle luci di scena, dei telegiornali, perché in vita ha fatto in modo di diventare un elemento strutturale della televisione stessa. E’ vero che, come tutti, segretamente spero ancora di ascoltare la sua voce altisonante esclamare un bel “Colpo di scenaaaa!”, e magari vederlo ricomparire beffardo, magari con aria da rimprovero, nell’affermare qualcosa del tipo: “Ma come si fa a credere che io sia morto, eh?”. Magari potrebbe averlo fatto proprio per guardare le reazioni della gente, o di qualcuno che ha osato in maniera subdola e vigliacca emarginare il Papa della televisione. Eccolo, sta proprio lì l’errore: morto un Papa, se ne fa un altro, avranno pensato. Erroneamente: un imbianchino vecchio lo sostituisci con un imbianchino giovane, ma per un Leonardo da Vinci vecchio, un Leonardo giovane pronto a sostituirlo non c’è, non esiste, sono 500 anni che non esiste. Si parla ancora di quello vecchio. E anche di te, Mike, si parlerà, parleremo del vecchio Mike e lo rimpiangeremo; allegria, dunque. Allegria nel ricordare i suoi insegnamenti di incolto portatore di cultura, allegria nel ripensare a valori come l’umiltà, la correttezza, la gratitudine, la semplicità, allegria nel riflettere sullo stregone che stregava noi tutti, e a cui tutti noi siamo stati sensibili per le sue irreplicabili doti comunicative, e l’incredibile maestria con cui coniugava bravura e fortuna, premiando ora una, ora l’altra, alimentando in ognuno la speranza che tutto a volte possa cambiare, perché magari quando meno te l’aspetti puoi vincere un quiz milionario oppure il Berlusconi di turno ti propone l’occasione della vita. Allegria, dunque, cari amici telespettatori. Perché colui che oggi ci manca, in realtà ha compiuto l’ultimo passo della sua personale favola di mitificazione. E per dirla alla Mike, che si voglia o no, continuerà inesorabilmente ad andare “sempre più in altoooo”….Ciao Mike”.

Un trentenne, tra i nostri amici ha appena aggiunto, dispiaciuto:

“Per me è davvero una grande tristezza perché sono sempre stato un suo fan. Se in tv c’era Mike io sintonizzavo automaticamente su quel canale.. E acquistavo persino i prodotti che “consigliava”, come le bontà gastronomiche Giordano (“Mi raccomando, eh, quando chiamate dite che vi ha mandato Mike” oppure “E’ così buono che io me ne faccio mandare una scorta a casa e poi lo spalmo sul pane…”).
E forse, anche il fatto che io sia così attaccato ai weekend deriva dall’essere stato un suo “discepolo” e dall’averlo visto troppe volte dire: “Bene, amici spettatori, vi aspetto lunedì, domani è sabato e andiamo tutti a sciare, eh?!”
Vabbè, bando alla malinconia, vi cito una frase di uno sketch di qualche anno fa dei Gatti di Vicolo Miracoli. Smaila improvvisandosi conduttore di quiz faceva una domanda a Nini Salerno su un determinato anno storico. Salerno prima di rispondere, chiedeva a sua volta:

“Prima o dopo Mike?”

– Dopo Mike!
Ecco, da oggi siamo nel Dopo Mike… 🙂

Wanda Montanelli

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COSA SI DICE DI MIKE: È MORTO MIKE BONGIORNO, IL PADRE DELLA TV ITALIANA

(9Colonne) Roma, 8 set – È morto oggi a Montecarlo, a causa di un infarto, Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, alias Mike Bongiorno: il volto più noto della televisione italiana. Nato a New York il 26 maggio del 1924 da madre torinese e padre italoamericano, Mike Bongiorno viene in Italia ancora bambino. A Torino frequenta il liceo classico, ma durante la seconda guerra mondiale lascia gli studi e si unisce alle formazioni partigiane come staffetta per le comunicazioni con gli alleati, grazie anche alla sua buona conoscenza della lingua inglese. Catturato dalla Gestapo e messo al muro per essere fucilato, si salva perché, perquisendolo, gli agenti tedeschi trovano i documenti americani. Viene allora trasferito al carcere di San Vittore dove resta per sette mesi, infine viene portato prima nel campo di concentramento di Bolzano poi in quello di Mauthausen. Si salva grazie a uno scambio di prigionieri fra Germania e Stati Uniti. Nel 1953 torna definitivamente in Italia, dove inizia la sua gloriosa avventura nella nascente tv italiana, presentando la prima trasmissione andata in onda: ‘ Arrivi e partenze’. Ma nella sua vita non c’è stata solo la televisione: nel 1955/56 presenta alla radio il programma a quiz ‘ Il motivo in maschera’. Sulla stessa falsariga, tra il 1967 e il 1970, conduce la trasmissione radiofonica preserale ‘ Ferma la musica!’. Nel 1955 Bongiorno si dà anche alla recitazione nel film ‘ Il prezzo della gloria’ e in alcuni fotoromanzi, e subito dopo lancia il primo quiz della televisione italiana, ‘ Lascia o raddoppia?’ (versione italiana del quiz americano The 64.000 $ Question), entrando definitivamente nella storia della cultura e dello spettacolo del nostro Paese. Nel 1960 intraprende la conduzione del programma di successo ‘ Campanile sera’, prosegue la sua carriera nel 1963 con la seguitissima trasmissione ‘ La fiera dei sogni’ e nel 1966 con ‘ Giochi in famiglia’.

MIKE: RADIO VATICANA, UNA PIETRA MILIARE DELLA TV ITALIANA

CITTA’ DEL VATICANO, 8 SET – ” Una pietra miliare” della tv italiana: cosi’ la Radio Vaticana ricorda oggi Mike Bongiorno, raccontando, in un servizio del radiogiornale il profilo e il ruolo avuto dal presentatore nella storia della televisione nazionale. La notizia della sua morte e’ arrivata troppo tardi per essere ripresa dall’ edizione odierna dell’ Osservatore Romano. Mike Bongiorno aveva di recente raccontato ad un sito cattolico di aver conosciuto personalmente Giovanni Paolo II di giudicarlo ” un gigante del nostro tempo”; anche per Benedetto XVI aveva avuto parole di elogio, definendolo un ” campione di razza”.

MIKE: D’ALEMA, GRANDE PROTAGONISTA TV ITALIANA

(ANSA) – ROMA, 8 SET -” Sono addolorato per la scomparsa di Mike Bongiorno”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D’ Alema, sottolineando che ” e’ stato un grande protagonista della televisione italiana, al quale, come tanti nostri concittadini, mi sono sentito in questi anni legato in un rapporto di affettuosa simpatia”.

Bongiorno, il cordoglio di Fini: Esempio per nuove generazioni

Roma, 08 SET (Velino) – “Ho appreso con tristezza la notizia dell’ improvvisa scomparsa di Mike Bongiorno, icona del mondo dello spettacolo e simbolo positivo di una televisione costruita con educazione, intelligenza ed ironia. Con essa ha accompagnato la vita quotidiana degli italiani per oltre cinquant’ anni della loro storia e ha ottenuto la popolarita’ anche grazie all’ approccio familiare, con il quale ha sempre interpretato il suo lavoro, e ad un’ indole sobria e carica di umanita’”. È quanto si legge nel messaggio inviato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla famiglia di Mike Bongiorno. “Sono certo che lo stile e l’ esperienza di questo grande decano continueranno ad ispirare le nuove generazioni di professionisti dello spettacolo e dell’ intrattenimento e che quanti lo hanno amato lo ricorderanno sempre con simpatia e affetto. In questo momento di dolore, esprimo a tutti voi il mio piu’ sincero sentimento di cordoglio, unitamente a quello della Camera dei deputati”.

MIKE BONGIORNO. GERRY SCOTTI: SU AUTOSTRADE HO LETTO ‘ MIKE C’ E” IN STUDIO ERA CATERPILLAR- MITICA LA LITIGATA CON SGARBI

(DIRE) Roma, 8 set. – “Io sono cresciuto con Mike vivendo, come dice Umberto Eco, la fenomenologia di Mike Bongiorno e mi piace ricordare che sulle autostrade, a un certo punto, non so se un pazzo o un illuminato ha scritto per tanti anni ‘ Mike c’ e”. Una volta si scriveva ‘ Dio c’ e”, ma adesso a me piace leggere Mike c’ e’, c’ e’ stato, ci sara’ sempre con noi, nel nostro cuore. E come diceva lui, allegria”. Cosi’ Gerry Scotti, intervistato telefonicamente da Sky Tg24. Il conduttore ricorda anche di essere “letteralmente cresciuto” con Mike e, aggiunge, “anche chi non faceva la tv per lavoro ce l’ ha avuto in casa per 60 anni, ormai era il nonno, lo zio di tutti”. Scotti parla anche del carattere “difficile” e a volte “burbero” di Mike. Carattere che usciva in trasmissione soprattutto con quei concorrenti “che facevano troppo i fenomeni”. Mike, spiega, “e’ stato uno dei primi raddrizzatori in diretta”. Gerry Scotti cita anche “la sua mitica litigata con Sgarbi, quando proprio non ci stava a farsi sottomettere dall’ accesissimo critico d’ arte”. Quella fu una delle occasioni “dove il suo carattere usci’ maggiormente”. Non manca un accenno alle gaffes di Bongiorno. Vere o false? “Mike per un certo periodo ha negato, poi ha confermato e adesso ultimamente negava ancora”. Tra le eredita’ irraggiungibili, Scotti indica “la sua capacita’ di andare avanti come un caterpillar qualsiasi cosa succedesse in studio. Era una forza e una capacita’ di altri tempi che lui forse adesso un po’ piu’ vecchio, un po’ piu’ intenerito, non avrebbe piu'”. E ricorda che “Mike alla mia eta’, a 50 anni, quando i concorrenti gli svenivano in diretta davanti, lui si girava verso l’ altra telecamera e diceva andiamo avanti… adesso forse non lo avrebbe piu’ fatto”. Infine, conclude con un dubbio: “Mi avete chiamato nel momento in cui devo decidere se andare in onda o no questa sera. Io penso che lui sarebbe andato in onda e quindi vediamo…”.

MIKE: RETEQUATTRO LO RICORDA CON PUNTATA VITE STRAORDINARIE

(ANSA) – MILANO, 8 SET – Retequattro ricorda stasera Mike Bongiorno riproponendo alle 21,15 la puntata di Vite straordinarie a lui dedicata. Il programma, condotto da Elena Guarnieri, e’ andato in onda lo scorso 19 novembre 2008. Tra le testimonianze raccolte per lo speciale quelle di Silvio Berlusconi,, Gerry Scotti, Rosario Fiorello e Antonio Ricci.

Apc-Bongiorno/ Zavoli: Il Paese si fermava quando parlava Mike “Dette impronta ottimistica e lieta all’Italia dopo tempo dolore”

Roma, 8 set. (Apcom) – Sergio Zavoli è stato un grande personaggio della televisione, ma oggi rende omaggio a Mike Bongiorno nella sua veste di presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. “Mike Bongiorno – ricorda ai microfoni di Gr Parlamento – fu l’ autore di un personaggio, cioè di se stesso, in qualche modo provvidenziale, perché il suo quiz riuscì a colmare le voragini del dopoguerra e dette un’ impronta ottimistica e lieta di un’ Italia che aveva davanti a sé tutto quello che poteva aspettarsi di buono dopo un tempo trascorso nella mestizia e nel dolore”. “Il Paese – aggiunge Zavoli – si fermava quando prendeva la parola Mike Bongiorno”.

MIKE: BONIPERTI, UNA GRANDISSIMA PERDITA PER GLI JUVENTINI

(ANSA) – TORINO, 8 SET – ” Per noi juventini e’ una grandissima perdita, seguiva la nostra squadra da vicino, veniva spesso a Torino a vedere la partita, poi voleva parlare con i giocatori e con noi tutti. In assoluta semplicita’, noi gli volevamo tutti molto bene”. E’ il ricordo commosso dell’ amico Mike, di Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus. ” Era un uomo molto piacevole, si stava bene con lui – ha aggiunto Boniperti – aveva 4 anni piu’ di me, ma alla nostra eta’ non la conti piu’, siamo tutti ‘ giovani’ vecchi. Mi aveva piu’ volte invitato nella sua villa di Meina, sul lago. E tutte le volte che potevo andavo a trovarlo, facevamo lunghe chiaccherate, in particolare parlando di Juventus e di sport. Lui lo sport l’ amava davvero, aveva cominciato da piccolo a lavorare come giornalista occupandosi di sport. Era un tifoso vero, nel senso che soffriva e godeva davvero di cosa accadeva. E ammirava il buon gioco. Per la nostra squadra – mi ripeto – e’ sinceramente una grave perdita”..

Bongiorno, Grasso: Una volta mangiammo solo cibi da televendite

Roma, 08 SET (Velino) – Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera e amico personale di Mike Bongiorno, ha un ricordo ‘ simpatico’ del conduttore scomparso oggi. Ad Affaritaliani.it, Grasso rivela: “Una volta, terminato un impegno sulla televisione al quale avevamo partecipato insieme, invito’ il sottoscritto e Carlo Freccero a pranzo nella sua villa sul Lago Maggiore. A un certo punto io e Freccero ci siamo accorti che tutti i prodotti che mangiavamo e bevevamo, dal prosciutto al vino, erano quelli delle sue televendite che gli venivano regalati. Mike ammise che era cosi’, candidamente. Era orgoglioso del fatto che provasse personalmente tutti i prodotti prima di promuoverli nelle sue televendite. Era una persona simpatica e molto umana. Nella storia della televisione ha un ruolo imprescindibile”.

MIKE: L’ ULTIMA VOLTA IN TV, LA PRIMA DA CONCORRENTE / ANSA QUASI UN DESTINO, CITO’ LA VOLTA IN CUI PENSAVA DI MORIRE

(ANSA) – ROMA, 8 SET – L’ ultima apparizione in tv di Mike Bongiorno ha il sapore del destino: era la prima volta che partecipava ad un quiz da concorrente, ed aveva raccontato il giorno che era andato piu’ vicino alla morte. A ” Sei piu’ bravo di un ragazzino di quinta?’ sabato scorso su Skyuno infatti Mike aveva raccontato ancora una volta del giorno che aveva rischiato la vita sul Cervino dove l’ avevano portato in elicottero per registrare la pubblicita’ di una celebre grappa e non riuscivano piu’ a riportarlo via per la tempesta che si era scatenata. Poi per ” l’ eroismo” di un pilota svizzero era riuscito a salvarsi prima che facesse notte, ma aveva avuto paura. Quando era entrato in studio Mike Bongiorno aveva detto ” e’ la prima volta. E tu sei il conduttore?” rivolgendosi al giovane conduttore, Massimiliano Ossini, per poi commentare ” guardatelo questo ragazzo, fara’ strada…”. Quasi una sorta di passaggio di testimone tra due generazioni diverse di conduttori tv. Le domande tutte sulla sua carriera, come ” Lo strumento fatto di rame e ottone?”, per farlo rispondere ” Fiato alle trombe Turchetti”, oppure ” Qual’ e’ la parola inglese che non ha il plurale?” che e’ ovviamente ‘ quiz’, oppure ” La squadra di serie A con il nome latino”, risposta ” La Juventus”, sua squadra del cuore e il ” punto debole” per sua stessa ammissione: ” Il congiuntivo di sciare”. Solo un tentennamento nella domanda di matematica sui decimali ma poi alla fine la risposta era giusta ed era arrivato ad una vincita di 20 mila euro, che sara’ destinata ai terremotati dell’ Abruzzo. ” Era molto emozionato”, ricorda oggi Ossini, ” e io ancora piu’ di lui. Per la prima volta il Re del quiz per si e’ messo dalla parte opposta a quella a lui abituale. Si e’ messo completamento in gioco, facendo al 100% il concorrente”.

MIKE BONGIORNO: DOMANI UNO SPECIALE DI TV SORRISI E CANZONI

(AGI) – Roma, 8 set. – Sara’ in edicola domani lo speciale di Tv Sorrisi e Canzoni dedicato a Mike Bongiorno: un’ edizione speciale di 48 pagine a 0,90 euro che ripercorre la straordinaria vita e carriera di uno dei piu’ importanti protagonisti della storia televisiva italiana. “La storia di Mike – dichiara il direttore di Tv Sorrisi e Canzoni Alfonso Signorini – e’ la storia del nostro paese e di Tv Sorrisi e Canzoni, il giornale che meglio di ogni altro, con 83 copertine e 25 Telegatti, lo ha raccontato. Ci e’ sembrato doveroso rendere omaggio a un uomo che ha legato con grande affetto la sua storia umana e professionale a quella del settimanale piu’ letto d’ Italia”.

MIKE: MOCKRIDGE, UOMO STRAORDINARIO, CI MANCHERA’ MOLTISSIMO

(ANSA) – ROMA, 8 SET – Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, ricorda Mike Buongiorno: ” E’ con enorme tristezza che ho appreso della scomparsa di Mike Bongiorno. Mike era un nuovo amico di Sky Italia e in questo periodo ho avuto l’ onore di considerare lui e Daniela amici personali miei e di mia moglie Lucia – continua Mockridge – In questi ultimi mesi Mike e’ diventato parte della nostra famiglia, contagiandoci con la sua grande passione ed energia straordinaria. Le nostre piu’ sentite condoglianze vanno alla sua famiglia, alla moglie Daniela ed ai figli Michele, Nicolo’ e Leonardo. Mike manchera’ moltissimo a tutti coloro le cui vite sono state toccate da quest’ uomo straordinario”.

MIKE BONGIORNO: I DIVORZI DA RAI E MEDIASET

(ASCA) – Roma, 8 set – Era il 6 giugno del 1982 quando Mike Bongiorno fece la sua ultima apparizione in Rai. Si trattava della trasmissione Flash, un telequiz di cui Mike era autore insieme allo lo storico ” signor no” Ludovico Peregrini e Piero Turchetti e dove, per la prima volta, non si avvalse della collaborazione di alcuna valletta. Dopo 28 anni di via Teulada e successi indimenticabili come Lascia o Raddoppia? del 1955 e Rischiatutto del 1970, il volto piu’ noto della tv italiana, che aveva gia’ lavorato per il Cavaliere a Telemilano nel 1979, decise di seguire Silvio Berlusconi nel lancio di Canale 5 riproponendo attraverso la tv privata i suoi telequiz: Bis (1981), Superflash (1982), Pentatlon (1985), Telemike (1987), Tutti x uno (1992). Dal 1989 al 2003 ha condotto La ruota della fortuna, affiancato da diverse vallette: la prima fu Ylenia Carrisi (la figlia di Al Bano e Romina Power poi scomparsa), poi Paola Barale e Antonella Elia. Fra le trasmissioni di grande successo, anche ” Qua la zampa”, programma dedicato a cani, gatti e altri animali domestici e ” Paperissima Sprint”. Poi il divorzio, non senza strascichi polemici, anche da Mediaset, dove su indicazione di Piersilvio Berlusconi non gli viene rinnovato il contratto alla fine del 2008. Fu proprio Mike ad accusare il figlio di Berlusconi, in un’ intervista alla tramissione L’ era glaciale di Daria Bignardi: ” Il responsabile e’ lui perche’ e’ giovane ed e’ arrivato dopo, quindi non sapeva tutto il lavoro che ho fatto insieme a suo padre in 30 anni”, disse Mike, addolorato per il modo in cui era terminato il rapporto con Mediaset. ” Avrebbero dovuto dirmelo in anticipo, mandarmi almeno una lettera di ringraziamento o una targa come ricordo”. Lo attendeva il rilancio su Sky, della quale era diventato prima consulente e per la quale aveva firmato un contratto per 12 puntate di un nuovo telequiz, che sulla falsariga di uno di suoi successi degli anni settanta, avrebbe dovuto chiamarsi ” RiSkyTutto”.

MIKE BONGIORNO. COLLI (PDL): FARLO SENATORE A VITA POSTUMO

(DIRE) Roma, 8 set. – “L’uomo dell’ allegria e’ volato via. La scomparsa di Mike Buongiorno e’ la scomparsa definitiva di un mondo non solo televisivo che quotidianamente rimpiangiamo. Il suo garbo, la sua straordinaria professionalita’, la sua passione per un lavoro che amava, rappresentano l’ eredita’ di un personaggio che ha segnato la storia e il costume del nostro Paese”. Cosi’ la senatrice del Pdl, Ombretta Colli, che aggiunge: “Come molte generazioni di italiani sono cresciuta con lui e oggi ne piango la scomparsa come uno di famiglia, con il rimpianto di non averlo potuto avere come collega al Senato. Nessuno piu’ di Mike, americano d’ Italia, conosceva il nostro Paese e vi si riconosceva. Per questo, e nella consapevolezza dei limiti posti dalle regole del dettato costituzionale, propongo comunque per Mike Bongiorno il titolo postumo di senatore a vita”.

MIKE: RENZI, FUI SUO CONCORRENTE E LO RICORDO CON AFFETTO

(ANSA) – FIRENZE, 8 SET – ” Ricordo Mike Bongiorno con grande affetto e simpatia. Sono vicino alla famiglia, personalmente e a nome della citta’ di Firenze”. Lo afferma il sindaco di Firenze Matteo Renzi, appreso della scomparsa del presentatore oggi a Montecarlo. Renzi ha partecipato, a 19 anni nel 1994, a cinque puntate del quiz ‘ La Ruota della Fortuna’ e vinse complessivamente 33 milioni di lire. ” Restera’ nel cuore di molti di noi – continua Renzi – non solo il presentatore, ma anche uno dei piccoli, grandi protagonisti, assieme a Indro Montanelli, di una pagina drammatica della storia del Paese”.

MIKE: I VICINI RICORDANO, ‘LE SERE CON LUI E HERRERA AL BAR’

(ANSA) – MILANO, 8 SET – ” Io mi ricordo quando mio padre compero’ la prima televisione, che era cosi’ grande che non sapevamo dove metterla. E li’ dentro, ricordo, c’ era Mike Bongiorno. Insomma e’ il padre della tv italiana”, dice Lucia Giuliano, 70 anni, vicina di casa di Mike Bongiorno. Ha appreso da poco della sua morte e ancora non riesce a credere che sia vero. Come lei anche un altro vicino Mimmo Labianca, 63 anni: ” Lo conoscevo da 43 anni. Uno dei figli, Simone, andava in classe con il mio – dice -. Ricordo tanto tempo fa quando, finito di cenare, Mike scendeva giu’ qui al bar a chiacchierare con noi. Allora fumava ancora il sigaro. Era il momento in cui qui abitavano calciatori come Eriberto Herrera e si chiacchierava fino a mezzanotte del piu’ o del meno. Lo ricordo con tanto affetto”. ” Si andava al bar a vedere ‘ Lascia o raddoppia’. Ci si prenotava la sedia – dice ancora Gigliola Castrogiovanni, 75 anni, che aggiunge -: comunque il Mike Bongiorno che ricordo con piu’ piacere e’ quello delle reclame con Fiorello”.

MIKE: GASPARRI, ESEMPIO IRRAGGIUNGIBILE COMUNICAZIONE

(ANSA) – ROMA, 8 SET – ” Mike Bongiorno e’ stato non soltanto un protagonista della radio e della televisione italiane, ma anche un punto di riferimento per una vera e propria cultura popolare. Il suo garbo, il suo stile, la sua ironia e la sua autoironia ne fanno un esempio irraggiungibile nel campo della comunicazione”. Cosi’ il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. ” Dedito al lavoro con nuove esperienze fino all’ ultimo istante della sua vita – prosegue – resta anche sotto questo punto di vista un esempio per tutti coloro che fanno parte del mondo radiotelevisivo. Lo ricordiamo con ammirazione, rispetto e rimpianto convinti che avrebbe meritato da tutti una considerazione ancora maggiore di quella immensa che comunque ha sempre avuto”.

MIKE BONGIORNO: GENE GNOCCHI, “ERA AFFETTUOSISSIMO”

(AGI) – Roma, 8 set. – “Apparentemente sembrava spaesato, in realta’ era un grande conoscitore del linguaggio televisivo. Con me e’ sempre stato affettuosissimo e simpatico”. Sono queste le parole con cui Gene Gnocchi, colloquiando con Affaritaliani.it, ha voluto ricordare Mike Bongiorno

MIKE: MONTESANO, RAPPRESENTAVA LA TV CHE ORMAI NON ESISTE PIU’

(9Colonne) Roma, 8 set – “Siamo addolorati, Mike voleva dire molto per tutti noi: ci sono tante cose che se ne vanno con lui”. Così Enrico Montesano ha commentato la scomparsa di Mike Bongiorno, morto oggi all’ età di 85 anni per un infarto a Montecarlo. “La televisione ormai si è trasformata in qualche cosa che non ci appartiene più e lui ne era la massima rappresentazione. Ricordo quando facevo tv a Milano, al teatro della Fiera Uno, accanto c’ era Mike che conduceva Rischiatutto.. Per me lui rappresenta quella tv fatta in un certo modo, con grazia ed eleganza, che ora non si fa più. La sua scomparsa è un grande dolore dal punto di vista umano e professionale”.

MIKE BONGIORNO: ZANICCHI, LUI ERA LA TELEVISIONE VERA

(AGI) – Roma, 8 set. – “Io Mike lo conosco da sempre, da quando ho cominciato a cantare. Per lui stravedevo, avevo un affetto vero e sincero, ora ho veramente un dolore”. Cosi’ Iva Zanicchi ai microfoni di CNRmedia ha ricordato Mike Bongiorno scomparso a 85 anni.. “Andavo ospite da lui in radio, alla Rai, in corso Sempione. Mike Bongiorno – prosegue la Zanicchi – era la televisione vera, lui ha creato la televisione di Stato, perche’ l’ha lanciata lui con la vecchia ‘ Lascia o Raddoppia’, sopratutto e’ stato lui l’ arteficie delle televisioni private. Berlusconi, che vedeva lungo, ha voluto lui da subito per poi creare quello che sappiamo. Era un grande professionista, un grande lavoratore, estramamente puntiglioso e preciso. E’ stato un pilastro vero”.

MIKE: PALMERI, IL SUO NOME SIA ISCRITTO IN FAMEDIO DI MILANO

(ANSA) – MILANO, 8 SET – ” Il nome di Mike Bongiorno venga iscritto al Famedio del cimitero monumentale, il Pantheon dei Grandi di Milano”: a lanciare la proposta e’ stato il presidente del consiglio comunale di Milano Manfredi Palmeri, che si e’ impegnato personalmente affinche’ il nome del presentatore possa essere celebrato nel Tempio della Gloria milanese gia’ durante la prossima ricorrenza della festa dei Morti. ” Con Mike Bongiorno – ha affermato Palmeri, commentando la scomparsa del celebre presentatore – scompare il protagonista piu’ celebre, amato e popolare della storia della televisione, che ha contribuito a far nascere e a far entrare nelle case degli italiani di ogni generazione. E’ stato un geniale innovatore”. Manfredi ha inoltre assicurato che la ripresa dei lavori dell’ aula di Palazzo Marino, fissati il prossimo 17 settembre, inizieranno con la commemorazione di Mike Bongiorno.

MIKE: AL FESTIVAL DI SANREMO, TRA INNOVAZIONE E GAFFE/ANSA UNDICI EDIZIONI, NEL 2007 AVREBBE VOLUTO CONDURLO CON FIORELLO
(di Elisabetta Malvagna)

(ANSA) – ROMA, 8 SET – Pochi giorni fa aveva espresso la sua stima per Antonella Clerici, prossima conduttrice del Festival di Sanremo 2010. Mike Bongiorno, recordman della kermesse, ne aveva condotte 11, una in meno del collega-rivale Pippo Baudo. L’ ultima risale al 1997, insieme a Valeria Marini e Piero Chiambretti. ” Il festival di Sanremo non morira’ mai”, aveva detto durante l’ edizione 2008 condotta dalla coppia Baudo-Chiambretti. Sul palco dell’ Ariston Mike esordisce nel 1963, chiamato da Gianni Ravera. La sua prima conduzione e’ all’ insegna della spettacolarizzazione della gara rispetto agli anni precedenti. Mike si circonda di quattro vallette : Maria Giovannini, Edy Campagnoli, Giuliana Copreni e Rossana Armani. Nel 1964 e’ affiancato da Giuliana Lojodice. E’ l’ anno di una gaffe storica quando dice: ” Si voteranno stasera altre cinque canzoni. Cinque canzoni ieri sera, cinque canzoni questa sera: fanno appunto dodici”. Nel 1965 e’ affiancato da Grazia Maria Spina, l’ anno successivo e’ ancora al timone con Paola Penni e Carla Puccini, poco gradita a Bongiorno, che non fa una piega quando nel corso della seconda serata la ragazza sviene, forse per finta, sul palco. E poi un’ altra gaffe: quando presenta gli Yardbirds, famosa band inglese, li definisce ‘ gallinacci’, osando una traduzione letterale del nome del gruppo. Nel 1967 deve affrontare la tragedia di Luigi Tenco. Ma riesce ad andare avanti con professionalita’ in un’ edizione vinta da Claudio Villa e Iva Zanicchi. Mike torna nel 1973, ad affiancarlo e’ Gabriella Farinon, mentre nel 1975, in piena crisi economica, ci sara’ Sabrina Ciuffini, gia’ sua valletta al Rischiatutto, in un’ edizione che vede il disimpegno della Rai: al termine della finale Bongiorno e’ costretto a dire ” il tempo e’ scaduto” e l’ annuncio della vincitrice, Gilda, viene fatto durante il tg della notte. Nel ’77 al suo fianco c’ e’ Maria Giovanna Elmi. L’ anno dopo Mike lascia il posto a Beppe Grillo ma presenta Sanremo Tour, tournee internazionale dei cantanti n gara al Festival. Nel 1979 torna al timone per la decima volta, affiancato da Annamaria Rizzoli, a cui segue una lunga pausa, per via del suo passaggio alla Fininvest. Sulla falsariga del Festival di Sanremo, nel 1993-1994 conduce Festival italiano su Canale 5 con Paola Barale (prima edizione) e Antonella Elia (seconda edizione). Il ritorno, dopo quasi 20 anni, e’ nel 1997, quando la Rai lo chiede in prestito a Mediaset, anche per cercare una pax televisiva con la concorrenza dopo le feroci polemiche dell’ anno precedente con Striscia la notizia (che comunque lo prendera’ di mira). La formula e’ nuova, sul palco ci sono la Marini e Chiambretti, con il quale Mike intesse spassosi siparietti. La trasferta sanremese diventa pero’ fonte di stress per via di Enrico Papi, telepaparazzo che realizza servizi scandalistici sui vip per Mediaset e che manda in onda spezzoni di vita privata del conduttore. Quando Papi sostiene di aver visto una donna entrare nella sua camera d’ albergo, il presentatore perde la pazienza e se la prende anche con Mediaset, azienda per cui lavora. Quello sara’ il suo ultimo Sanremo. Mike tornera’ all’ Ariston nel 2000 come presidente della giuria di qualita’ (osservando che molte canzoni si assomigliano) e nel 2004, ospite in una serata dedicata al revival delle vecchie canzoni del festival. Nel 2007 dichiara il suo desiderio di tornare a condurre la manifestazione con Fiorello, con il quale dal 2005 aveva iniziato un sodalizio con una serie di fortunatissimi spot. Nel 2008 rivela di essere stato contattato dalla Rai per condurre la kermesse insieme a Fiorello, ” ma – aggiunge – penso che Pippo Baudo se lo terra’ bello stretto”. A Baudo fara’ poi i complimenti per la sua edizione condotta insieme a Piero Chiambretti.

MIKE: MOCKRIDGE, UOMO STRAORDINARIO, CI MANCHERA’ MOLTISSIMO

(ANSA) – ROMA, 8 SET – Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, ricorda Mike Buongiorno: ” E’ con enorme tristezza che ho appreso della scomparsa di Mike Bongiorno. Mike era un nuovo amico di Sky Italia e in questo periodo ho avuto l’ onore di considerare lui e Daniela amici personali miei e di mia moglie Lucia – continua Mockridge – In questi ultimi mesi Mike e’ diventato parte della nostra famiglia, contagiandoci con la sua grande passione ed energia straordinaria. Le nostre piu’ sentite condoglianze vanno alla sua famiglia, alla moglie Daniela ed ai figli Michele, Nicolo’ e Leonardo. Mike manchera’ moltissimo a tutti coloro le cui vite sono state toccate da quest’ uomo straordinario”.

MIKE BONGIORNO: I DIVORZI DA RAI E MEDIASET

(ASCA) – Roma, 8 set – Era il 6 giugno del 1982 quando Mike Bongiorno fece la sua ultima apparizione in Rai. Si trattava della trasmissione Flash, un telequiz di cui Mike era autore insieme allo lo storico ” signor no” Ludovico Peregrini e Piero Turchetti e dove, per la prima volta, non si avvalse della collaborazione di alcuna valletta. Dopo 28 anni di via Teulada e successi indimenticabili come Lascia o Raddoppia? del 1955 e Rischiatutto del 1970, il volto piu’ noto della tv italiana, che aveva gia’ lavorato per il Cavaliere a Telemilano nel 1979, decise di seguire Silvio Berlusconi nel lancio di Canale 5 riproponendo attraverso la tv privata i suoi telequiz: Bis (1981), Superflash (1982), Pentatlon (1985), Telemike (1987), Tutti x uno (1992). Dal 1989 al 2003 ha condotto La ruota della fortuna, affiancato da diverse vallette: la prima fu Ylenia Carrisi (la figlia di Al Bano e Romina Power poi scomparsa), poi Paola Barale e Antonella Elia. Fra le trasmissioni di grande successo, anche ” Qua la zampa”, programma dedicato a cani, gatti e altri animali domestici e ” Paperissima Sprint”. Poi il divorzio, non senza strascichi polemici, anche da Mediaset, dove su indicazione di Piersilvio Berlusconi non gli viene rinnovato il contratto alla fine del 2008. Fu proprio Mike ad accusare il figlio di Berlusconi, in un’ intervista alla tramissione L’ era glaciale di Daria Bignardi: ” Il responsabile e’ lui perche’ e’ giovane ed e’ arrivato dopo, quindi non sapeva tutto il lavoro che ho fatto insieme a suo padre in 30 anni”, disse Mike, addolorato per il modo in cui era terminato il rapporto con Mediaset. ” Avrebbero dovuto dirmelo in anticipo, mandarmi almeno una lettera di ringraziamento o una targa come ricordo”. Lo attendeva il rilancio su Sky, della quale era diventato prima consulente e per la quale aveva firmato un contratto per 12 puntate di un nuovo telequiz, che sulla falsariga di uno di suoi successi degli anni settanta, avrebbe dovuto chiamarsi ” RiSkyTutto”.

MIKE: SANDRA MONDAINI, ERA VERAMENTE UNICO

(ANSA) – ROMA, 8 SET – ” Mike era veramente unico. Ci ha tenuto compagnia per tanti anni. Oggi e’ veramente una brutta giornata”, dice Sandra Mondaini parlando della scomparsa di Bongiorno. ” Mike – racconta la Mondaini – era un uomo stravagante, particolare, ma sempre affettuoso. Abbiamo avuto ottimi rapporti”. E poi un ricordo: ” Quando io e Raimondo facevamo teatro e lui conduceva Lascia o raddoppia, dovevamo aspettare la fine della trasmissione, altrimenti la sale erano vuote perche’ la gente restava incollata alla tv per guardarlo. Ma eravamo contenti, perche’ lo guardavamo anche noi”.

MIKE BONGIORNO: GERRY SCOTTI, “UN CATERPILLAR IN STUDIO”

AGI – Roma, 8 set. – Nel giorno della morte del “re” della televisione italiana, anche il conduttore Gerry Scotti ha voluto ricordare Mike Bongiorno: “Era il nonno, lo zio, il papa’. Mi ha dato consigli importanti fin da quando ha deciso di nominarmi suo erede, ma a modo suo perche’, quando voleva, era anche burbero. Soprattutto se c’ erano altri che sentivano, preferiva sempre rimproverare un po’. I complimenti li faceva in privato, ma questo faceva parte del suo carattere, che non era facilissimo”. Gerry Scotti ha sottolineato: “Con quelli che facevano troppo i fenomeni, o con chi usciva dagli spazi, Mike e’ stato un ‘ raddrizzatore’, uno dei primi in diretta. Ricordo la sua mitica litigata -che tante volte abbiamo mostrato a Paperissima, ma che e’ un documento di costume proprio del sistema televisivo italiano- con Sgarbi. Mike non ci stava a farsi sottomettere dal critico d’ arte. Ricordo anche le litigate con i concorrenti che baravano o che tentavano di farlo. Le sue proverbiali gaffe, che ha cavalcato splendidamente, hanno tutto il sapore di qualcosa che non si riuscira’ ad avere piu’. Mike per un certo periodo ha negato, poi ha confermato e poi ultimamente ha negato ancora che inventasse le sue gaffe. Era fatto cosi’. Io, che sono cresciuto con Mike, vivendo come diceva Umberto Eco la “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, posso dire che Mike c’ e’, c’ e’ stato e sara’ sempre con noi, nel nostro cuore. E, come diceva lui, Allegria”. Irraggiungibile, ha proseguito Scotti, sara’ “la sua capacita’ di andare avanti come un caterpillar qualunque cosa succedesse in studio. Era una forza e una capacita’ di altri tempi che forse adesso, lui stesso, un po’ piu’ vecchio e intenerito, non avrebbe piu’. Alla mia eta’, a cinquant’ anni, quando i concorrenti gli svenivano davanti, Mike si girava verso l’ altra telecamera e diceva: ‘ Andiamo avanti’. Adesso forse non l’ avrebbe piu’ fatto”. Scotti ha concluso: “Devo decidere se andare in onda o no questa sera. Penso che Mike sarebbe andato in onda”.

MIKE: LA FENOMENOLOGIA DI ECO CHE LO RESE IMMORTALE /ANSA ERANO GLI ANNI DELLA FOLLA NEI BAR PER ‘ LASCIA O RADDOPPIA’

(ANSA) – ROMA, 8 SET – Mike Bongiorno ” non provoca complessi di inferiorita’, pur offrendosi come idolo, e il pubblico lo ripaga, grato, amandolo. Egli rappresenta un ideale che nessuno deve sforzarsi di raggiungere perche’ chiunque si trova gia’ al suo livello”, scriveva Umberto Eco all’ inizio degli anni ’60, all’ epoca in cui la gente si ritrovava ad affollare i bar la sera per seguire la prima grande trasmissione fenomeno della televisione, ‘ Lascia o raddoppia’. In ‘ Fenomenologia di Mike Bongiorno’, pubblicato nel 1963 nel suo ‘ Diario minimo’, il semiologo, non ancora autore di romanzi di successo, fece del popolarissimo presentatore, sulla scia dei ‘ miti d’ oggi’ di Roland Barthes, un’ icona dell’ Italia del boom, che ” convince dunque il pubblico, con un esempio vivente e trionfante, del valore della mediocrita”’. Un ritratto che ovviamente non piacque a Bongiorno, il quale, ancora pochi anni fa ci teneva a ricordare che Eco era stato tra i collaboratori di ‘ Lascia o raddoppia’: ” Arrivava anche lui il giovedi’ con la sua busta di domande… ma non lo dice mai: forse e’ un ragazzo un po’ timido”. Per Eco si trattava ” del caso piu’ vistoso di riduzione del ‘ superman’ all’ ‘ everyman’ (….) Idolatrato da milioni di persone, quest’ uomo deve il suo successo al fatto che in ogni atto e in ogni parola del personaggio cui da’ vita davanti alle telecamere traspare una mediocrita’ assoluta unita (questa e’ l’ unica virtu’ che egli possiede in grado eccedente) ad un fascino immediato e spontaneo spiegabile col fatto che in lui non si avverte nessuna costruzione o finzione scenica”, continuando con la ” fiducia illimitata” di Mike negli esperti, per lui rappresentanti della ” cultura autorizzata” e il suo non vergognarsi ” di essere ignorante” e il non ” provare il bisogno di istruirsi”; col suo ” rispetto per tutti i miti (e le convenzioni) della societa’ in cui vive”; col suo ” basic italian” che ” riesce quasi a rendere invisibile la dimensione sintassi”; con la sua mancanza di senso dell’ umorismo (” Ride perche’ e’ contento della realta’, non perche’ sia capace di deformare la realta”’); col suo gioire ” sinceramente col vincitore, perche’ onora il successo”.

MIKE BONGIORNO: ANTONIO RICCI, ERA FELICE DI STUPIRE PUBBLICO

(AGI) – Roma, 8 set. – “Era molto contento di poter ancora stupire il suo pubblico, riuscendo ad attirare anche l’ attenzione della stampa estera, al punto che l’ ‘International Herald Tribune’ gli dedico’ un articolo”. Cosi’ Antonio Ricci ricorda Mike Bongiorno, spiegando che “quando ho avuto modo di lavorare in maniera continuativa con Mike, nel periodo in cui gli proposi di condurre ‘ Paperissima Sprint’, nell’ estate del 2001, mi colpirono, oltre alla professionalita’ universalmente riconosciuta, la sua disponibilita’ a mettersi in gioco, interpretando anche le gag piu’ demenziali e le situazioni piu’ paradossali”.

MIKE: LIPPI, ERA CAMPIONE MONDO ITALIA MIA GIOVENTU’ IL CT RICORDA BONGIORNO:
PER 60 ANNI AMICO DI TUTTI ITALIANI

(ANSA) – TORINO, 8 SET – ” Era il fuoriclasse dell’ Italia della mia gioventu’, un vero campione”. Marcello Lippi, che di campioni se ne intende, commenta con sorpresa e tristezza la morte di Mike Bongiorno, ritraendolo come un vero e proprio campione del mondo di ” simpatia, vitalita’ e esuberanza”. ” Lo conoscevo e avevo parlato con lui tante volte – ha commentato Lippi che ha appreso la notizia appena tornato nel ritiro della nazionale dopo l’ allenamento alla vigilia di Italia-Bulgaria – e’ una notizia bruttissima, e che mi sorprende. Davvero non me lo aspettavo, a dispetto dei suoi 85 anni. Lo avevo visto nello splendido spot con Fiorello. Era un esempio di vitalita’, esuberanza e simpatia. Lo ricordo negli anni della mia gioventu’, era un grande amante dello sport, per 60 anni e’ stato amico di tutti gli italiani e da tutti noi amato”.

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