L’idea è partire con la costruzione di dieci prototipi lungo l’arco dell’Appennino. Piano: “I soldi possono essere trovati facilmente nei bilanci di ogni anno ed entrano subito nel circuito economico”
“Propongo un gruppo di lavoro, che è accanto a me, e che non chiede nulla se non di essere utile al Paese. Bisogna realizzare dieci prototipi, lungo l’arco dell’Appennino e poi sceglierli. Si possono costruire in tempi brevi, abbiamo la competenza per poterlo fare”.
Lo ha detto l’archistar e senatore a vita Renzo Piano nel suo intervento oggi nell’aula del Senato dove è stata approvata, con 122 sì, 26 no e 49 astensioni, la mozione di maggioranza sulla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto e sul progetto Casa Italia.
PROGETTO DI LUNGO PERIODO. Il progetto delineato da Piano prevede la ricostruzione, secondo i criteri della sicurezza antisismica, di 10 milioni di abitazioni, “con un costo limitato: i soldi possono essere trovati facilmente nei bilanci di ogni anno ed entrano subito nel circuito” economico, ha spiegato l’architetto genovese. “Non è accademia, sono una persona pratica, un costruttore di città, di luoghi per la gente”, ha ricordato.
“Dobbiamo abbandonare il fenomeno oscuro, medievale, della fatalità”, ha aggiunto Piano. “Siamo custodi di una bellezza straordinaria di cui andar fieri, ma non possiamo vantarcene: l’abbiamo ereditata e dobbiamo portarla ai nostri figli e nipoti o rischiamo di diventare eredi indegni”. Dunque “ci vuole un progetto di lunga durata, di 50 anni almeno”, ha sottolineato.
APPROVATI ORDINI DEL GIORNO. Al Senato il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico De Vincenti ha accolto due ordini del giorno approvati dall’Assemblea al termine della discussione di mozioni sul progetto Casa Italia. Il primo impegna il Governo a completare rapidamente il riordino della Protezione civile, a pianificare il fabbisogno di risorse pubbliche e private per la messa in sicurezza degli edifici, a dare continuità al bonus per l’efficientamento energetico e ad estenderlo agli interventi di adeguamento antisimico; a prevedere che la ricostruzione dei paesi colpiti avvenga nei medesimi siti, coinvolga l’Autorità anticorruzione, e sia scongiurato il rischio di appalti assegnati a ditte improvvisate o legate alla criminalità organizzata. Impegna inoltre a negoziare maggiore flessibilità con le istituzioni europee e a prevedere la possibilità di un’assicurazione obbligatoria sulla casa, interamente detraibile, che copra i rischi di calamità naturali. Un secondo ordine del giorno – anch’esso accolto dal Governo – impegna l’Esecutivo a prevedere forme specifiche di assistenza per le persone con disabilità.
De Vincenti ha assicurato che nella legge di bilancio saranno stanziate ulteriori risorse, che si aggiungeranno a quelle destinate alla prevenzione del dissesto idrogeologico, all’edilizia scolastica e alla banda larga.
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