E lentamente scende la sera:
rivelatrice d’immagini,
umido passaggio del giorno.
Mentre m’avvio
al centro del silenzio
scopro le ansie
che sempre mi vestono.
Come nebbia m’accecano
ma subito mi svesto
dell’urlo solitario
intrappolato
nella gabbia di donna.
Con fatica cerco
luminosi spazi
nel buio della notte
per confortare
questo corpo
e la mente sua.
Maria Pia Sozzi
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