“E’ una di quelle mattine in cui il mio spirito, miracolosamente lavato dai pallidi crepuscoli della vita quotidiana, si sveglia in Paradiso. Troppo impregnato d’immortalità per cercare un godimento, guarda intorno a sé con un candore che sembra non aver mai conosciuto l’esilio.
Tutto ciò che mi circonda desidera ammantare la mia purezza; anche il cielo non mi contraddice ed il suo azzurro, senza una nuvola, da tempo ha perduto l’ironia della sua bellezza, che si estende in lontananza adorabilmente blù.
Un’ora perfetta, di cui debbo prolungare lo stato di grazia…”

Traduzione di Antonia Chimenti

Testo del poeta S. Mallarmé, scritto nel 1864 e pubblicato nella rivista “L’Artiste” il 1 febbraio 1865.
Referenza bibliografica:Alba Pellegrino Ceccarelli,Les chemins de la poésie de Baudelaire à Laforgue, Principato,Milano, 1983,p.153

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