(AGI) – Milano, 25 giu. – Alcuni sostenitori della Lista Di Pietro stanno raccogliendo firme per promuovere un referendum che abroghi la legge che loro chiamano “Lodo Berlusconi”. La raccolta di firme sta avvenendo da questa mattina fuori all’entrata del Palazzo di Giustizia in via Freguglia a Milano.
MMUNITA’: IN CASSAZIONE LISTA DI PIETRO CHIEDE ABROGAZIONE LODO PRESIDENTE ITALIA DEI VALORI, OBIETTIVO 600 MILA FIRME Roma, 23 giu.
(Adnkronos) – La battaglia per abrogare il Lodo Maccanico non si ferma. Anche la lista di Antonio Di Pietro, infatti, chiede in Cassazione di abrogare la neonata legge sull’immunita’
parlamentare per le cinque piu’ alte cariche dello Stato. Lo fa con un quesito referendario depositato oggi all’Ufficio elettorale della Cassazione. ”Chiediamo di abrogare l’articolo 1 della legge”, recita secco il quesito. ”La legge deve essere uguale per tutti. Il Lodo invece modifica il principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge – afferma il presidente dell’Italia dei Valori”. Che tiene a precisare: ”il comitato e’ aperto a tutti, non e’ solo dell’Italia dei Valori ma vale per chiunque voglia passare dalla protesta alla proposta”.
Dal quesito ai fatti. Dal 28 giugno infatti il Comitato raccogliera’ le firme in tutta Italia. ”Abbiamo gia’ costituito 300 gruppi di lavoro. Il nostro obiettivo sono 600 mila firme entro il 20 settembre”.Adnkronos 23-GIU-03 13:
LODO MACCANICO. DI PIETRO E IDV DEPOSITANO RICHIESTA REFERENDUM
(DIRE)- ROMA- ANCHE L’ITALIA DEI VALORI HA DEPOSITATO OGGI LA RICHIESTA DI REFERENDUM PER ABROGARE LA LEGGE SULL’IMMUNITA’ AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E SUBITO INIZIERA’ LA RACCOLTA DELLE FIRME. “INVITIAMO LE ALTRE FORZE POLITICHE- DICE LA NOTA DEL MOVIMENTO DI DI PIETRO- I MOVIMENTI ED I CITTADINI TUTTI A PARTECIPARE ALL’INIZIATIVA”.
LA PRIMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA RACCOLTA DELLE FIRME SI TERRA’ IL 28 GIUGNO PROSSIMO A PARTIRE DALLE 11, A BARI, PRESSO L’ENTE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO (E.DI.S.U.) IN VIA CAMILLO ROSALBA N. 55 E A BOLOGNA, PRESSO IL JOLLY HOTELS DE LA GARE IN PIAZZA XX SETTEMBRE N. 2. CHIUNQUE VOGLIA ADERIRE AL COMITATO REFERENDARIO PUO’ METTERSI IN CONTATTO CON NOI AL SEGUENTE NOSTRO INDIRIZZO: ITALIA DEI VALORI, VIA MILANO, 14 – 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) TEL. 0331/624412 – FAX 0331/624783 E-MAIL:
[email protected].
IMMUNITA’: DI PIETRO, BARI E BOLOGNA TAPPE CAMPAGNA REFERENDUM
(AGI) – Roma, 23 giu. – “Inizieremo la campagna referendaria il 28 giugno a Bari e Bologna”, dove sara’ contemporaneamente inaugurata in maniera ufficiale. Qui saranno distribuiti i kit
completi (che pesano 72 chili) a 300 capi area. La campagna referendaria per la raccolta delle firme proseguira’ fino al 28 settembre. Lo ha detto Antonio Di Pietro, per l’Italia dei
Valori, che si e’ recato oggi in Cassazione per depositare il quesito con cui si chiede l’abrogazione della recente legge sull’immunita’. I quesiti referendari, depositati oggi in Cassazione, dall’Italia dei Valori ma anche da Rifondazione Comunista dovrebbero essere pubblicati gia’ domani sulla Gazzetta Ufficiale. (AGI) 23 1301 GIU 03
IMMUNITA’: DI PIETRO, FORZE POLITICHE RACCOLGANO FIRME REFERENDUM
(AGI) – Roma, 23 giu. – Anche l’Italia dei Valori ha depositato la richiesta di referendum per abrogare la legge sull’immunita’ alle cinque alte cariche dello Stato e “subito iniziera’ la
raccolta delle firme”. Lo rende noto un comunicato del leader del movimento, Antonio Di Pietro, che invita “le altre forze politiche, i movimenti ed i cittadini tutti a partecipare
all’iniziativa”. La prima manifestazione nazionale per la raccolta delle firme si terra’ il 28 giugno a Bari presso l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario e a Bologna presso il Jolly Hotels deLa Gare.
CHI CI HA PRECEDUTO:
IMMUNITA’: PRESENTATO QUESITO REFERENDUM PER ABROGARLA
(ANSA) – ROMA, 23 GIU – I Verdi, i Comunisti Italiani, Opposizione civile e Legambiente hanno depositato stamani in Cassazione il quesito per promuovere il referendum abrogativo
della legge sull’immunita’ per le cinque piu’ alte cariche dello Stato, appena introdotta.
I primi firmatari dell’iniziativa sono stati Paola Balducci (Verdi), Marco Rizzo (Comunisti Italiani), Enrico Fontata (Legambiente), Enzo Marzo e Elio Verdi (Opposizione Civile) e l’economista Paolo Sylos Labini. ”Chiediamo tout court l’abrogazione del Lodo-Schifani – ha
detto Marzo – e questa settimana faremo una riunione per allargare a tutte le forze del centrosinistra la partecipazione a questa iniziativa: abbiamo tre mesi per raccogliere le firme e serve mettere in campo uno schieramento che va dalla Margherita a Bertinotti, e anche Nanni Moretti deve dire se ci sta”.(ANSA).
23-GIU-03 ORE 09:49
IMMUNITA’: IN CASSAZIONE REFERENDUM PER ABROGARE LODO PDCI, VERDI, LEGAMBIENTE, OPPOSIZIONE CIVILE DEPOSITANO QUESITO
Roma, 23 giu. (Adnkronos) – Il lodo Maccanico e’ appena diventato legge e gia’ si chiede di abrogarlo. E’ quanto rivendicano due partiti e due associazioni, Comunisti italiani, Verdi, Legambiente e Opposizione civile che stamani si sono recati all’ufficio elettorale della Cassazione per depositare il quesito referendario con il quale si chiede l’abrograzione della legge che conferisce l’immunita’ alle cinque piu’ alte cariche dello Stato.
Secco il quesito: ”Abroghiamo l’articolo 11 della legge”. ”Si tratta di un quesito che puo’ essere accettato da tutti, sia a destra che a sinistra”, sostiene Marco Rizzo del Pdci. ”Questa legge -incalza Elio Veltri di Opposizione civile- suscita sentimenti di ripulsa”.
Per ora e’ stato solo depositato il quesito, quindi partira’ la raccolta di firme con le quali si chiedera’ il referendum abrogativo. ”Depositiamo il quesito come fatto tecnico e politico -ma sottolinea Rizzo- chiediamo anche a Rifondazione comunista di raccogliere firme insieme a noi”.
MMUNITA’: ULIVO, DOPO UNA CENA RESTA IL NODO REFERENDUM
(AGI) – Roma, 26 giu. – Ulivo al bivio sulla raccolta di firme per il referendum abrogativo del lodo Maccanico. Ieri sera, nel corso di una cena dei segretari della coalizione, si e’ discusso
dell’opportunita’ o meno di aderire alla raccolta di firme gia’ avviata da Antonio Di Pietro (ieri assente) sul provvedimento sull’immunita’ e si sono registrate due linee divergenti. Da una
parte Sdi, Udeur e Margherita contrari allo strumento referendario (anche se dalla Margherita viene una opposizione netta al provvedimento) dall’altra Pdci e Verdi favorevoli alla consultazione popolare. In mezzo Fassino, diviso tra la “disponibilita’” assicurata al capogruppo del Pdci Marco Rizzo nel corso di un battibecco ieri sera a piazza Farnese, e la
prudenza verso ogni possibile passo dichiarata durante la riunione della direzione del partito in corso oggi.
Le perplessita’ sull’uso del referendum non sono isolate, ma Verdi e Pdci, pur “scottati” dall’esito del referendum sull’articolo 18 si sono detti “pronti a raccogliere le firme”.
Cauto Fassino, che preferisce attendere un confronto con l’Ulivo e i promotori della raccolta delle firme per decidere un atteggiamento unitario. Fredda la Margherita, che teme l’uso
della consultazione popolare, e preferisce attendere il pronunciamento della Corte costituzionale. Fermamente restii Udeur e Sdi, che tra l’altro si sono astenuti in aula sul testo del lodo Maccanico. “Del resto – ricorda uno dei leader presenti ieri alla cena – anche i girotondi sono divisi sulla raccolta delle firme. Chi piu’ chi meno siamo tutti contro il lodo
Maccanico, ci aspettiamo tutti uno stop della Corte (anzi temiamo che la raccolta di firme gia’ da ora possa inibire una decisione immediata della Corte), ma se serve alcuni di noi sono pronti alla raccolta delle firme, altri un po’ meno. Certo, l’impegno che abbiamo cercato di prendere ieri e’ di restare uniti e il clima era di certo migliore di quello sull’articolo
18″. (AGI)
ULIVO: DI PIETRO, POCHI MA CONCRETI OBIETTIVI
(AGI) – Roma, 26 giu. – “Il presidente dei Ds, Piero Fassino continua a parlare di proposte e idee per l’Ulivo (oggi ne rispolvera addirittura 6 dei quali gia’ avevamo sentito dire tempo addietro e che poi sono caduti nel vuoto). Noi dell’Italia dei Valori continuiamo solo a leggere propositi e buone intenzioni che poi non si traducono in realta’, salvo qualche telefonata interessata a ridosso delle elezioni con promessa di aprire e rilanciare la coalizione. Promesse che poi evaporano come fumo al vento”. Commenta cosi’ i lavori della direzione dei Ds, Antonio Di Pietro, presidente dell’Italia dei Valori.
“Meglio allora proporsi pochi obiettivi ma concreti. Noi – aggiunge Di Pietro – oggi e per i prossimi tre mesi raccoglieremo le firme per il referendum contro l’immunita’ del Presidente del Consiglio. Iniziativa alla quale sta aderendo larga parte del centrosinistra. I loro dirigenti, Fassino e Rutelli in testa, dicano semplicemente se ci stanno o meno”. (AGI)
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