Washington – Un nuovo studio sui processi cognitivi che entrano in gioco quando guardiamo le persone ha svelato che tutti noi tendiamo a vedere gli uomini come fossero ”persone” mentre le donne vengono viste come ”insieme di parti di un corpo”. La ricerca potrebbe anche spiegare quali sono le origini del processo della percezione delle donne come oggetti. Gli scienziati della University of Nebraska-Lincoln, come si legge sulla rivista ”European Journal of Social Psychology” , hanno eseguito una serie di esperimenti in cui venivano mostrati ai volontari a di entrambe i sessi – immagini di uomini e di donne: la vista di figure maschili attivavano un processo cognitivo ‘globale’, metodo mentale in cui una persona e’ percepita nella sua interezza, mentre le figure femminile erano piu’ spesso al centro di un processo cognitivo ‘locale’, che di solito e’ legato agli oggetti che vengono percepiti come risultati dell’assemblaggio delle loro varie parti. ”I processi locali riguardano il modo in cui pensiamo agli oggetti, come le automobili, e cosi’ via. Sorprendentemente, entrano in gioco anche quando guardiamo le donne: le donne sono percepite nello stesso modo degli oggetti” ha commentato Sarah Gervais, che ha guidato lo studio. Nella ricerca venivano appunto mostrate a dei volontari dozzine di immagini di uomini e donne vestiti, ogni persona veniva vista dalla testa alle ginocchia, in piedi, frontalmente. ”I soggetti dello studio, sia uomini che donne, ricordavano inoltre le parti singole del corpo delle donne meglio del corpo nella sua interezza. E l’ulteriore dato interessante e’ che queste scoperte valgono per entrambi i generi: sia uomini che donne guardavano ‘localmente’ il corpo delle donne” ha aggiunto Gervais. (AGI 27 LUG 12)

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