Roma, 20 nov. (Adnkronos/Cinematografo) – Prigione, esilio, liberta’ negate. Sono le testimonianze al femminile di ‘I’m the One who Brings Flowers to Her Grave’ che hanno concluso la X edizione del Festival Tertio Millennio. Ad accompagnare il toccante documentario siriano, gia’ vincitore del Premio Doc.It all’ultima Mostra del Cinemadi Venezia, la coregista Hala Alabdalla Yakoub. Protagonista in prima persona delle esperienze di carcere e soprusi che racconta nel suo filmato, l’autrice dissidente si dice commossa: ”Sono emozionata e contenta di poter mostrare il mio film a una platea occidentale, ma spero che la prossima volta si trattera’ di argomenti piu’ lieti”. Il dolore di cui si fa questa volta portavoce e’ quello di un paese piegato da un regime militare, che chiude spazio ad ogni liberta’ d’espressione. Da qui la sintonia con il tema della cospirazione del silenzio, che ha accompagnato il Festival del Cinema Spirituale: ”Col mio documentario – ribadisce la regista – ho voluto dare spazio a tutti coloro a cui viene sistematicamente negata voce in capitolo. Le donne in particolare, ma anche un paese intero”. La Yakoub, ormai in Francia da 25 anni, tiene pero’ a precisare: ”L’Occidente tende spesso a generalizzare. La Siria e’ un paese laico, dove insieme ai musulmani convivono anche comunita’ cristiane e maronite. La mancanza di democrazia e’ un problema di natura politica, che deriva da un regime dittatoriale, che si spaccia per socialista, ma governa col pugno di ferro e affidandosi al partito unico”.
‘I’m the One who Brings Flowers to Her Grave’ ha concluso un programma denso di attese anteprime. Ad aprire il cartellone il russo ‘The Island’, accompagnato dal regista Pavel Lounguine, che proprio al Festival Tertio Millennio ha trovato la distribuzione della Metacinema. Fra i titoli in cartellone anche ilfuturistico ‘I figli degli uomini’ di Alfonso Cuaron, che ha debuttato in sala questo weekend con un ottimo terzo posto al box-office. Applaudito in sala anche l’amore difficile fra un occidentale e una musulmana dell’angloirlandese ‘Love + Hate’ di Dominic Savage, che sara’ nei cinema grazie all’Istituto Luce. Tertio Millennio, che dopo Guadalajara, in Messico, ha
quest’anno aperto una finestra anche nella citta’ slovena di Lubjana, e’ il primo festival realizzato con il Patrocinio del Vaticano ed e’ organizzato dalla Rivista del Cinematografo in collaborazione con i Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali, la Filmoteca Vaticana, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, gode inoltre del Patrocino della Regione Lazio e del contributo della Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali.

Categorized in: