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 LONDON 2O12, By Vanda Biffani

E’ principalmente grazie alla fotografia sportiva che Vanda Biffani ottiene i maggiori risultati ed è conosciuta, benché la sua carriera abbracci diversi settori.
Entra a far parte del gruppo di lavoro del fotografo Max Hutzel a fine anni ’80 come corrispondente dall’Italia della Fondazione J. Paul Getty di Santa Monica per reportage d’arte, collaborazione che proseguirà per 4 anni tra palazzi, basiliche e grandi siti archeologici. L’anno seguente partecipa alla realizzazione di un volume a tiratura limitata della Imprimerie Nationale de Paris, a cura dello storico d’arte Grimal e pubblica il suo primo volume fotografico Rome et ses vielles Églises.
Contemporaneamente, inizia l’attività di ripresa nel settore motociclistico. Dopo 5 anni al servizio della Federazione Nazionale, il salto nel ’96 nel Motomondiale e conseguentemente nel Mondiale di Motocross, in qualità di fotografo ufficiale dei campionati per Dorna Sports e Dorna Off Road.
Il 2003 è segnato da un’importante svolta di ricerca professionale. Abbandonato il settore motoristico, l’interesse si rivolge alle discipline olimpiche. A seguito di un accordo con alcune Federazioni sportive e di collaborazioni con gli organismi internazionali, inizia a seguire le squadre nazionali in veste di fotografo ufficiale ai mondiali qualificanti per le olimpiadi di ginnastica artistica, ritmica, trampolino elastico, judo, lotta e altre discipline. A questi eventi si aggiungono diversi servizi redazionali:

Regate, Mondiali di pattinaggio, Rally, Masters di Tennis, Mondiali di tuffi sincronizzati, Concorsi Ippici, Golden Gala di Atletica, Basket, Mondiali di scherma, Campionati di Karate, Europei di Aerobica, Mondiali di Ginnastica Generale.
Oltre alla fotografia sportiva, si occupa della realizzazione di brochure e cataloghi di barche, still life, food. Appassionata di ritrattistica e reportage di viaggi, gli incarichi ricevuti da diversi Enti del Turismo esteri le hanno dato la possibilità di interpretare fotograficamente molte nazioni ed esporre in tutto il mondo.

Alle Olimpiadi di Pechino 2008 realizza la foto più pubblicata dei Giochi. Collabora con diverse testate nazionali ed estere.
Dal 2011 insegna fotografia organizzando incontri, work shop e partecipando a seminari.

Le più belle foto delle Olimpiadi a Londra scattate da Vanda Biffani

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 LONDON 2O12, By Vanda Biffani
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 LONDON 2O12, By Vanda Biffani

Non c’è che dire, gli inglesi sono avanti, trendy. C’è la crisi? E loro ti organizzano l’Olimpiade più austera dai tempi di Berlino. Grande fasto alla cerimonia d’apertura poi il nulla, solo sport e fatica, per tutti. Impianti senza scale, trasferimenti (cruciali per le grandi manifestazioni) che vanno in tilt al secondo giorno, autisti che non conoscono Russell Square e non sanno come impostare il navigatore, gente che nasconde panini nei flash e li rivende al bagarinaggio. Costa tutto troppo, e in cambio hai poco o nulla. Un caffè 3,90 pounds e ti sveglia solo quando è il momento di pagarlo. E poi questa Venue, Excel, un grosso centro commerciale camuffato da impianto olimpico, ma non ci casca nessuno. Muoversi da una hall all’altra è impensabile, come ricordarsi di fare i regali il 23 dicembre e puntare dritto all’outlet.
Io mi sto organizzando, ho fatto amicizia con un paio di militari, simpatici, belli. Voglio diventare la Mata Hari dei giochi, perché qui stiamo organizzando la fuga.
Excel è un blocco in cemento lungo 800 mt x 300, di 3 piani. Sono finalmente riuscita ad avere una piantina, di solito alla stampa si da, qui pareva di chiedere le carte di Fort knox. Inespugnabile, su un lato c’è un canale grande come il Po, binari elettrizzati su due fianchi, recinti alti 3 metri elettrizzati pure quelli. E tanto filo spinato. Ci sono due blocchi di militari agli ingressi, stile Muro di Berlino, se passi non esci più, non ce la fai ad affrontare di nuovo tutto. Dai tetti intorno spuntano le teste degli sniper.
Ma ci sono delle falle, si potrebbe scavare un tunnel dal livello -1 e arrivare fino al Po, aspettare Beckham che si narra ancora piotti come un pazzo col suo scafo dalla notte dell’apertura e chiedergli un passaggio.
Ma lui è un figo e in acqua non mi regge la messa in piega, forse non è una buona idea.

http://www.vandabiffani.it

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