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 ALLE "SPOSE BAMBINE", URGE UNA LEGGE NAZIONALE

Un impegno della vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, per far adottare all’Italia una legge, su modello di quella già adottata dalla Svezia, per contrastare il fenomeno internazionale sulle spose bambine. Taher Djafarizad, presidente dell’associazione “Neda day”, attiva a Pordenone sul fronte dei diritti umani e soprattutto della libertà delle donne oppresse, ha incontrato la vicepresidente del Senato per sensibilizzarla sul problema delle bambine, figlie di immigrati, che vengono portate nei Paesi d’origine dei genitori per essere date in mogli.
«Abbiamo portato alla senatrice tutto il materiale raccolto in questi dieci anni e le abbiamo spiegato l’attività svolta dall’associazione – spiega Djafarizad –. I dati del centro nazionale dicono che sono 2mila le bambine che ogni anno spariscono dal nostro Paese per essere portate all’estero contro la loro volontà. Alla senatrice abbiamo fatto presente che la Svezia si è dotata di una legge all’avanguardia per affrontare il problema. Lei si è mostrata molto interessata e si è detta disponibile a calendarizzare la proposta di legge.

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