Assegnati i premi del Concorso di Scrittura Femminile

saf - STORIE 
 AL FEMMINILE TRA SOGNI E CONSAPEVOLEZZE

Forse solo le donne hanno la tenacia di aggrapparsi ad un sogno e portarlo avanti nella battaglia quotidiana per costruire un futuro migliore. Lo sanno le donne che ieri, festa dell’8 marzo, sono state premiate alla VIII edizione del Concorso internazionale di scrittura femminile “Città di Trieste”.
Nove donne di diverse età e provenienza (più una, Laura Simic, che a 96 anni ha mandato un suo racconto) sono arrivate da Perugia, Pisa, Milano, Alghero, Fiume, dalla Germania e Trieste. Nei loro scritti hanno rovistato tra le pieghe della quotidianità, raccontando storie di vita, di dolore, di rapporti familiari difficili, di paure e incapacità di vivere i sentimenti, di guerra e di speranza. “Anno dopo anno – ha spiegato Cristina Benussi, Presidente della Giuria del premio – le donne hanno raggiunto maggior consapevolezza dalla quale traspare il desiderio di una richiesta di mutamento di una certa sensibilità”.
Il Concorso organizzato dalla Consulta femminile di Trieste con il contributo della Banca di Cividale, della Provincia e della Camera di commercio, ha assegnato nove premi: a Fiorella Borin è andato il riconoscimento per la sezione Pen Club Trieste per il suo scritto “E’ primavera, svegliatevi bambine”; adArianna Lanzolla è stato assegnato invece il premio Casa della letteratura con “Ricordi rossi e blu”. Chiara Himmrich de Manzini, per Giuliani nel mondo, si è distinta per il suo racconto “Ciack”; la Rai ha premiatoLiliana Weinberg con “I liberi” e l’Associazione contro il dolore Luisella Pacco per il suo romanzo “Resurrezione”. La Giuria del Piccolo ha consegnato il riconoscimento a Rossella Fiore per “Leggi alla parola mobbing”, mentre il premio Coop è andato a Mara Bomben con “Il mare del mio ritorno” e quello della Provincia a Nicoletta Nuzzo per il suo romanzo “La stanza di Virginia”. Infine il premio della Consulta è stato consegnato a Tiziana Dabovic che ha scritto “Il silenzio dei rimasti”. “Bisogna scrivere pagine nuove della nostra storia – ha detto Ester Pacor Presidente della Consulta femminile che riunisce 15 associazioni triestine – La festa della donna diventa il tempo in cui i miei sforzi, i miei desideri, devono entrare in relazione con quelli delle altre per trovare assieme nuova consapevolezza”. (i.g.)

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