Trieste, 25 ott. – (Adnkronos) – In Friuli Venezia Giulia il 56% delle donne che lavorano lo fanno a tempo parziale o ricoprendo incarichi di minore responsabilita’. E comunque, per tutte l’impegno maggiore e’ conciliare la cura della famiglia con l’attivita’ lavorativa, tanto che il 7,3% fa un lavoro che piace poco, ma ha il vantaggio di non portare lontano da casa. Sono questi alcuni dei dati della ricerca ‘Oltre Futura’, commissionata dalla consigliera regionale di parita’, Grazia Vendrame, all’Istituto di ricerche economiche e sociali e illustrata oggi.
”Purtroppo quello della conciliazione e’ ancora un argomento di genere e cosi’ non dovrebbe essere, perche’ riguarda tutti noi e le nostre famiglie” ha detto l’assessore alle Finanze Michela Del Piero, che ha partecipato, con il collega al Lavoro Roberto Cosolini, la consigliera regionale di parita’, la responsabile del progetto ‘Futura’ Perla Lusa e la presidente della Commissione regionale Pari Opportunita’ Renata Brovedani, alla presentazione del lavoro. ”Le donne non possono esser lasciate da sole ad affrontare il problema”, ha continuato l’assessore Del Piero, confermando che alla Regione spetta un ruolo di coordinamento delle azioni di sensibilizzazione sul tema e delle opportunita’ esistenti per andare incontro alle esigenze di servizi (specialmente supporto nella cura dei minori, come ha confermato il 64 per cento delle donne) che favoriscano la conciliazione.
L’assessore Cosolini ha poi spiegato che lo sportello di Futura (programma sostenuto con 7 milioni e 900 mila euro dal Fondo sociale europeo nel periodo marzo 2003 – settembre 2005, per l’erogazione di voucher e servizi che consentano di conciliare attivita’ lavorativa e/o formativa con la cura familiare) chiuso la scorsa settimana, e’ stato rifinanziato sino alla fine di dicembre e riaprira’ i battenti venerdi’ prossimo.
”Entro novembre formalizzeremo il provvedimento con cui saranno messe a disposizione le risorse necessarie al funzionamento dello sportello di Futura sino al giugno 2006”, ha proseguito Cosolini, osservando che, da quel momento in poi, molti dei servizi forniti al programma verranno messi a disposizione attraverso strumenti normativi e strutturali varati dalla Regione, ferma restando una possibile riprogrammazione di Futura per il periodo 2007-2013 in termini di integrazione e copertura di nuove richieste.
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