da IN DIES INFO
In Sudan una giornalista, Loubna Ahmed al-Hussein, rischia 40 colpi di frusta per aver indossato i pantaloni in pubblico, cosa vietata dalla legge islamica. I pantaloni sono considerati indecenti nell’interpretazione rigorosa della sharia, la legge islamica adottata dal regime di Khartoum dal colpo di stato militare fatto dal presidente Omar el-Bechir nel 1989.
La Hussein, che scrive per un giornale sudanese ma lavora anche alla sezione comunicazione della missione dell’ ONU in Sudan, era stata fermata il 3 luglio in un ristorante di Khartoum con 12 altre donne vestite in modo “indecente”. lei indossava un pantalone ampio ed una lunga blusa. Ora si batte non tanto per se stessa, ma per abolire l’ articolo 152 del codice penale sudanese, che prevede queste punizioni.
Intanto la polizia sudanese oggi è dovuta intervenire con gas lacrimogeni per disperdere una cinquantina di sudanesi, che manifestavano dinanzi al tribunale di Khartoum in favore della donna. Il giudice ha sospeso il processo a carico di della Hussein per un mese, il tempo di chiedere spiegazioni al ministero sudanese degli affari esteri. Se ne riparlerà il 7 settembre.
Commenti