di Paolo D’Arpini
On. Silvio Berlusconi – Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370 – 00187 Roma
Egregio Signor Presidente,
come cittadino dell’Europa che ha a cuore la sorte commovente del Popolo Tibetano, che subisce una pressione politico-economica e culturale da parte della Repubblica Popolare Cinese, con grave minaccia per la sopravvivenza della millenaria cultura del Paese delle Nevi, mi rivolgo a Lei perché possa adottare, in rappresentanza del Governo italiano e in collegamento con gli altri partner europei, una forte azione di sostegno alla posizione assunta dal Presidente di turno dell’Unione europea a difesa del Popolo Tibetano, i cui Diritti Umani e civili vengono trascurati.
Comprendo la rilevanza della compensazione diplomatica che la Cina può attuare nei confronti di ogni singola Nazione che si “intromette nei suoi affari interni” ma credo che una sollecitazione ben indirizzata da parte Sua, evidenziando le necessità di un equilibrio democratico, etnico e religioso all’interno della caleidoscopica realtà cinese, possa sortire effetti utili e proprio per questo mi rivolgo a Lei affinché si possa raggiungere una posizione moderata e quanto più condivisa che indichi l’attuale indirizzo cinese come un elemento di possibile instabilità interna ed internazionale. Anche considerando quegli impegni a favore del rispetto dei Diritti umani, assunti al momento della richiesta di ospitare i Giochi Olimpici dallo stesso Governo Cinese.
Tale mia richiesta si inserisce in una serie di azioni promosse da singoli cittadini, associazioni umanitarie, enti locali, parlamentari, etc.
Nella speranza di poter riconoscere la posizione dell’Italia in una politica a difesa della dignità, oltre che dei Diritti umani, sanciti 60 anni fa dalla solenne Dichiarazione degli stessi ad opera delle Nazioni Unite, mi propongo come cittadino partecipe ed impegnato in prima persona a sostegno di questa vitale azione in difesa dell’Umanità tutta.
Con l’occasione Le porgo i miei migliori Auguri di buon Natale e di buon 2009 nella speranza che gli stessi giovino ad un concreto sostegno alla difesa dei Diritti umani da parte del Governo che Lei presiede.
Suo compatriota, Paolo D’Arpini
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