BOLZANO, GIOVEDI’ L’ INCONTRO “DONNE E POLITICA”

(9Colonne) Bolzano, 13 apr – Quali opportunità concrete hanno le donne nella politica? Le donne hanno veramente possibilità di partecipare, modificare, cambiare il modo di fare politica oppurepossono solo venire inserite in un sistema dalle regole prefissate e di assumere una funzionedi “alibi”? Qual è l’ interesse delle elettrici e quali le aspettative di una politica di genere? A queste e altre domande si cercherà di rispondere giovedì 15 aprile a Bolzano, in una serata di discussione sul tema “Donne e politica”. Dopo una breve introduzione, saranno illustrate diverse tappe del processo storico nel corso del quale il rapporto di donne e politica ha assunto aspetti diversi. Renate Telser parlerà della situazione delle donne negli anni intorno al 1848, mentre Alessandra Spada riferirà sul rapporto fra politica e genere al tempo del fascismo italiano. Alessandra Zendron infine porterà il ragionamento fino al presente, parlando della sua personale esperienza in politica. Modera l’ incontro Martha Verdorfer. L’ appuntamento è alle 18.30 all’ Archivio Donna di Bolzano in Piazza Parrocchia 15.

FINOCCHIARO: PENALIZZARE CHI NON ELEGGE LE DONNE

(9Colonne) Roma, 13 apr – Ha proposto una riflessione su “genere e rappresentanza” la senatrice Anna Finocchiaro nel dibattito “Dentro le Istituzioni: percorsi di opportunità”, promosso dalla Commissione per la parità e le pari opportunità nel Senato e presieduto da Emma Bonino, vice presidente dell’ Assemblea di Palazzo Madama, che si è svolto questa mattina a Palazzo Giustiniani. Dopo aver illustrato il percorso che ha portato le donne nella vita pubblica del Paese, la Finocchiaro ha spiegato che “ammesse ai diritti civili le donne sono rimaste escluse dai diritti politici”. Non ha dubbi il capogruppo del Pd al Senato che afferma: “Una rappresentanza piena equivale a piena cittadinanza”. Poi solleva il tema del ruolo delle donne all’ interno delle Assemblee rappresentative. “E’ la democrazia – dice – che esige la presenza delle donne. Il loro ruolo è una questione di qualità delle democrazia”. “Fondamentale – spiega – cambiare la legge elettorale”. “Come si crea un sistema diverso e più equo? C’è solo un sistema – conclude – laico e spregiudicato ed è quello di agire sui rimborsi elettorali: chi non elegge donne va penalizzato”.

BONINO: DONNE IN SENATO, PASSI AVANTI MA ANCORA CRITICITA’

(9Colonne) Roma, 13 apr – Da un’ analisi focalizzata sulle diverse carriere emerge che per quanto riguarda la carriera ausiliaria (commessi) le donne non superano l’ 11 %; una buona presenza di donne invece si registra nella carriera esecutiva (circa l’ 80 % dei coadiutori parlamentari sono donne), una considerevole presenza femminile è presente nelle carriere di concetto dove con la mansione di stenografo parlamentare le donne occupano 36 posti su 56; cambia il tenore quando si parla dei consiglieri parlamentari: qui, infatti, nella carriera direttiva la presenza dei ruoli femminili nel 2010 risulta essere pari al 28,6 per cento con 35 donne Consigliere su 122. “Dai dati emerge che – dice la Bonino commentando le cifre – come si sale la scala gerarchica cominciano i dolori”. La senatrice Bonino sottolinea infine che per agevolare la carriera delle donne è indispensabile l’ utilizzo degli strumenti di conciliazione quali la flessibilità dell’ orario di lavoro, la creazione di asili nido, l’ introduzione del part time, ecc. “Il senato – aggiunge la Bonino – dovrebbe avere maggiore agilità nell’ individuazione di strumenti di conciliazione, agilità che stenta a prendere forma in concreto, a partire dall’ attuazione del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna”.

DEBACLE ROSA IN CONSIGLI REGIONALI, 13% DONNE

(AGI) – Roma, 13 apr. – Sara’ anche vero come ha detto oggi il presidente del Senato Renato Schifani che “la societa’ ha bisogno di una maggiore partecipazione femminile”, ma la politica per ora sembra sorda a questo richiamo. Lo dimostrano i dati delle ultime elezioni regionali, dove le consigliere sono appena il 13,3 per cento. Su 697 eletti nelle 13 regioni andate al voto, appena 93 sono donne. E in Basilicata e Calabria i nuovi consigli regionali sono tutti al maschile. Andando a scorrere i dati, in testa sono Piemonte e Campania, entrambe con 14 consigliere. In Piemonte, su 50 eletti, ci sono 6 rappresentanti donne del centrosinistra e 8 del centrodestra. In Campania, su 61 consiglieri 10 sono donne del centrodestra e 4 del centrosinistra. Scendendo da nord a sud, la Liguria ha eletto 6 donne su 38 consiglieri, 4 del centrosinistra e 2 del centrodestra. Nel piu’ corposo dei consigli regionali, quello della Lombardia, su 80 poltrone solo 7 vanno a donne, 3 del centrodestra, 2 del Pd, una del Partito dei pensionati e una di Sel. In Veneto, su 60 consiglieri appena 4 sono donne, 3 del centrodestra e una sola del centrosinistra. Va un po’ meglio in Emilia Romagna, dove un quinto dei 50 eletti e’ rappresentato da donne: otto sono del centrosinistra e due del centrodestra, di cui una e’ la candidata presidente del centrodestra Anna Maria Bernini e una dell’ Udc. Piu’ o meno la stessa quota rispetta la Toscana, con 11 elette su 55. Otto sono state elette tra le file del centrosinistra e 3 dal centrodestra, compresa la candidata presidente Monica Faenzi. Nelle Marche, spiccano 6 donne su 43, quattro del centrosinistra e due del centrodestra. In Umbria, che continuera’ a essere guidata da una donna, con Catiuscia Marini succeduta Maria Rita Lorenzetti, le consigliere sono solo 5 su 30: due del centrosinistra (Marini compresa), altrettante del centrodestra compresa la sfidante Fiammetta Modena, piu’ Paola Binetti dell’ Udc. Nella gia’ ampia e ora ancora di piu’ assemblea regionale della Puglia le donne si devono accontentare di strapuntini. Su 78 eletti, solo 5 sono donne e tutte di centrosinistra. Nel Lazio, la presidente Renata Polverini avra’ nell’ assise solo altre 10 donne oltre a lei, 8 del centrodestra e appena tre del centrosinistra, compresa la sfidante Emma Bonino. Per la cronaca, il Pd non ha eletto neppure una consigliera. E dove finisce l’ Italia, le quote rosa sono state spazzate via. Nessuno dei 30 consiglieri della Basilicata e dei 50 della Calabria e’ donna. Per la verita’ c’ e’ un’ eccezione in Lucania, dove e’ stata eletta la senatrice del Pd Anna Maria Antezza che pero’ lascera’ spazio al primo dei non eletti.

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