ANSAmed MADRID, 4 GEN -2010. Mentre la Spagna piange la prima vittima della violenza domestica nel 2010 (una donna strangolata dal marito al culmine dell’ennesima lite familiare), Barcellona sull’esempio di Londra, di Citta’ del Messico o di Dubai, istituisce un servizio di taxi rosa guidati da donne per l’utenza femminile. Una iniziativa significativa, in un Paese in cui la violenza di genere e’ una vera e propria piaga sociale. Di rosa, in realta’, la nuova linea avra’ solo un adesivo identificativo sul parabrezza posteriore, perche’ le cab-car catalane continueranno a mantenere il colore giallo e nero. Come spiegano alla centrale di Servitaxi, la radio che ha promosso il nuovo servizio, sara’ possibile prenotare una vettura della linea rosa di notte e di giorno chiamando un numero specifico. Il servizio e’ diretto alle ragazze che escono di sera e si sentono piu’ tranquille con una donna al volante o a donne che hanno sofferto un’esperienza traumatica familiare, ma non necessariamente vittime di episodi di violenza di genere. O anche di molestie da parte di tassisti, spiega Begoa Torres, tassista e madre di famiglia, che ha proposto l’idea del pink-taxi nella citta’ di Gaudi’, ricevendo l’appoggio della maggioranza dei 300 colleghi di Servitaxi. I pink-cab hanno ottenuto il plauso dell’Istituto catalano della Donna. Intanto il fenomeno della violenza di genere, soprattutto fra le pareti domestiche, in Spagna resta di drammatica attualita’, anche se in diminuzione, grazie alla normativa varata dal primo esecutivo Zapatero. Josefa R.Z., 45enne di Siviglia, e’ stata la prima vittima del 2010, strangolata all’alba di ieri dal marito Juan Manuel C.E., 54 anni. Dopo periodi di separazione intermittenti, Josefa era tornata a convivere con quello che e’ diventato il suo assassino da un mese, anche se dalle indagini non risulta avesse mai denunciato i maltrattamenti subiti. L’ultimo crimine per violenza domestica del 2009 risale invece allo scorso 28 dicembre: la vittima e’ stata una giovane lituana di 24 anni, madre di una bimba di un anno. E’ l’ultima delle 55 vittime registrate lo scorso anno, il 40% in meno rispetto al 2008, secondo i dati del ministero dell’Uguaglianza. Una strage silenziosa che continua, nonostante sia in costante aumento il numero delle donne che denuncia le aggressioni. L’autentico nodo da sciogliere, ripetutamente indicato dalla titolare del dicastero, Bibiana Aido, e’ il livello di tolleranza culturale e di accettazione di tutti i tipi di violenza operati contro le donne, fortemente radicati all’interno della societa’. Per questo, durante il semestre di presidenza europea appena cominciato, la Spagna proporra’ la creazione di un Osservatorio sulla violenza di genere a livello europeo, sulla base dell’esperienza iberica, e l’istituzione dell’ordine di protezione europeo per le donne vittime di violenza.

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