Brodini tiepidi Tv e l’avvincente Spy Story Telecom.
Le serie TV italiane sono per lo più noiose, e il cinema italiano non ha grandi storia appassionanti da raccontare. Invece l’attualità italiana diventa sempre più hot & spicy.
Sentite cosa leggo nel mio quotidiano, l’NRC Handelsblad, secondo me il miglior giornale olandese.
L’articolo, di ieri, è firmato da Bas Mesters corrispondente dall’Italia.
La Telecom viene definita la copertura di una gigantesca macchina di spionaggio, tanto potente da far “ingelosire più di un servizio segreto nazionale”, “un archivio cifrato più completo di quello della politizia italiana.”
“La più grande rete di spionaggio nella storia d’Italia”.
In dieci anni questo “servizio” avrebbe accumulato un capitale di 20 milioni di euro.
Non è ancora chiaro chi commissionava le intercettazioni illegali.
Il cuore di questa organizzazione a delinquere sarebbe nascosto nella Telecom Italia.
L’imputato principale, Giuliano Tavaroli, dirigeva una sezione con 500 dipendenti. Tavaroli operava insieme all’agente di investigazioni private Emanuele Cipriani. Attraverso la corruzione di funzionari di ministeri e servizi di polizia, i due riuscivano ad ottenere informazioni riservate e sensibili su uomini d’affari, politici, giornalisti, vip dello spettacolo, calciatori e migliaia di comuni cittadini.
Dal 1997 l’organizzazione effettuava riprese segrete con telecamere e pedinamenti.
Tavaroli e Cipriani avevano relazioni pericolose con vertici dei servizi segreti Sismi e con ex-agenti della CIA. Inoltre avrebbero collaborato con il numero 2 del Sismi , Marco Mancini, arrestato alcuni mesi fa e poi rilasciato. Lo stesso Mancini sarebbe stato coinvolto nel rapimento dell’imam Abu Omar da parte di agenti della CIA a Milano.
Io resto trasecolata… e tra i tanti interrogativi mi chiedo di nuovo:
Chi commissionava le intercettazioni illegali?
Ma in Italia la questione viene presentata dai media in questi termini?
Ma vi rendete conto della gravità di questi fatti?
Dobbiamo sapere di più.
Silvia Terribili (idv-europa)
Fonte: NRC Handelsblad del 21 settembre 2006, articolo di Bas Mesters corrispondente dall’Italia
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